• 6 Marzo 2025 20:55

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Ok della Camera al ddl Spazio. Dai satelliti alla polizza danni, cosa prevede

Mar 6, 2025

AGI – La Camera dei deputati ha approvato la prima Legge quadro italiana sullo Spazio e sulla Space Economy. I voti a favore sono 133, i contrari 89. Contro il provvedimento hanno votato le opposizioni, fortemente critiche nei confronti di alcune norme contenute nel provvedimento, soprattutto le misure “a favore di Musk”, sostengono le forze di minoranza.

Il testo passa ora al Senato per la sua approvazione definitiva. Il provvedimento, proposto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha la delega del governo alle politiche spaziali e aerospaziali, regola l’accesso allo Spazio, promuove investimenti nella Space Economy per accrescere la competitività nazionale, incentiva la ricerca e lo sviluppo di competenze e per valorizzare le tecnologie per l’osservazione della Terra, utili nella prevenzione dei rischi naturali e antropici.

“L’Italia indica all’Europa la rotta per lo Spazio. Siamo il primo Paese a dotarsi di una legge sulla Space economy, che rafforza la nostra sovranità tecnologica e proietta il nostro sistema industriale nel futuro. Un modello che ispirerà la normativa europea e consoliderà la nostra leadership”, commenta Urso. Collegato alla legge di bilancio 2024, questa legge colma un vuoto normativo, fornendo per la prima volta un quadro legislativo italiano di riferimento per il settore spaziale, anticipando le iniziative dell’Unione Europea in materia di regolamentazione dello spazio e posizionando l’Italia tra i leader globali del settore.

Tra le principali novità: per le attività spaziali svolte sul territorio italiano e per gli operatori nazionali attivi all’estero, è stato introdotto l’obbligo di ottenere un’autorizzazione, subordinata al rispetto di requisiti riguardanti la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità delle attività. Per il lancio di satelliti appartenenti alla stessa costellazione, è prevista un’unica autorizzazione. L’ASI-Agenzia Spaziale Italiana vigilerà sugli operatori e potrà revocare l’autorizzazione in caso di violazioni. Gestirà inoltre l’iscrizione nel Registro nazionale degli oggetti lanciati nello spazio per cui l’Italia è Stato di lancio. Il Ddl disciplina la responsabilità in caso di danni derivanti da attività spaziale, imponendo agli operatori un’assicurazione con massimale di 100 milioni di euro per episodio.

Massimali gradatamente inferiori potranno essere stabiliti in base alla dimensione dell’attività spaziale, alle esperienze pregresse dell’operatore o con particolare attenzione nel caso di operatori qualificati come start-up innovative o con finalità esclusiva di ricerca. Il Comint, con ASI e in consultazione con Mimit, Mef e Mur, elaborerà un Piano Nazionale per l’Economia dello Spazio di almeno cinque anni.

Il Piano analizzerà i fabbisogni del settore, favorirà sinergie tra strumenti di finanziamento e definirà politiche per il supporto a Pmi e start-up, lo sviluppo delle competenze e la formazione Stem per avvicinare i giovani alle opportunità legate al settore. Viene istituito un Fondo pluriennale per la Space Economy, con 35 milioni di euro stanziati per il 2025 dal Mimit, per promuovere il settore e far crescere il mercato delle tecnologie spaziali e delle infrastrutture, incluse quelle realizzate nell’ambito del Pnrr e delle collaborazioni internazionali; per facilitare l’accesso di PMI e start-up ai contratti pubblici nel settore spaziale e aerospaziale, in caso di appalti non suddivisi in lotti è riservata loro una quota di almeno il 10% del valore del contratto.

Il Mimit provvederà alla costituzione di una riserva di capacità trasmissiva nazionale attraverso comunicazioni satellitari, utilizzando satelliti e costellazioni in orbita geostazionaria. Il Comint promuoverà la definizione di un livello di ambizione realistico, i costi e il percorso per la realizzazione di una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa;con Dpcm, d’intesa con Mit, Difesa, Mimit e Mef, saranno definite le caratteristiche e i requisiti tecnici degli spazioporti, siti per il lancio, decollo o rientro di veicoli suborbitali o orbitali. 

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