Stando a quanto circola sulle agenzie, i tedeschi padroni dell’industria auto europea, con i loro massimi sistemisti, fanno volutamente capire che qualcosa potrebbe non andare liscio nella ripresa del 2021. Il gruppo Volkswagen, pronto a vincere nelle auto elettriche, Continental e Bosch, mattatori dei sistemi elettronici, avvertono sulla possibile carenza di componenti, di semiconduttori per le loro produzioni. Abbiamo scritto centraline per rendere l’idea, ma nelle nuove auto di oggi quasi ovunque ci sono elementi elettronici. Che il logo sia tedesco per la Casa auto e per il sistemista, non vuole dire che sotto le cover plastiche tutto sia made in Germany. Molte parti sono importate nella motopropulsione e non solo. Parecchio anche per sicurezza e Infotainment. Se in Europa il piccolo rimbalzo della domanda è stato nei mesi caldi, con flessione per l’inverno, in Cina il trend è diverso: in meglio pur se “controllato”.
In pratica le forniture, qualora in Europa tornasse forte domanda di nuove auto, potrebbero creare colli di bottiglia. Un assurdo per mega-aziende multinazionali gestite da ottimo staff qualificato ed esperto, eppure questo prospettano alcuni. I volumi aggiuntivi richiesti, per le parti elettroniche delle auto europee vendute in Cina e forse anche da noi, ci saranno certo. Solo con un dettaglio: saranno disponibili con sicurezza tra alcuni mesi per certi casi, rallentando le consegne, o aumentando i prezzi, per parte del 2021.
Addirittura la stessa Volkswagen, ben impegnata in Cina, potrebbe interrompere la produzione locale a causa di troppa domanda rispetto al potenziale di fornitura.