• 16 Marzo 2025 23:42

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Nuovo tonfo Juve, ora Thiago Motta è a rischio

Mar 16, 2025

AGI – La Fiorentina stende la Juventus con un perentorio tre a zero e si regala una serata magica, facendo esplodere di gioia i suoi tifosi e rilanciando le proprie ambizioni europee. Una gara da incorniciare per i viola, che sconfiggono la rivale per eccellenza mandando all’inferno i bianconeri. Adesso Thiago Motta che rischia la panchina, dopo una prestazione, l’ennesima, senza anima e carattere dei suoi uomini. La sosta potrebbe portare pure a un “ribaltone” al timone della Juve.

Che sarebbe stata una partita particolare lo si capisce fin dal primo tempo dei padroni di casa, che rasenta la perfezione, con Palladino che vede ripagata la sua scelta di confermare dieci undicesimi dei titolari visti in campo giovedì in Conference League, con l’unica variazione di Pablo Mari inserito in avvio al posto di Comuzzo. Motta di contro manda in campo un undici che parte da un 4-3-3 ma che poi agisce a specchio rispetto ai gigliati.

Nonostante ciò il centrocampo bianconero viene sovrastato da quello viola. Non è un caso che al 15′ Gosens, su angolo di Cataldi, colpisce una prima volta Di Gregorio (1-0). Neanche il tempo di metabolizzare il colpo che gli ospiti subiscono il raddoppio di Mandragora, il quale trova tutta la difesa juventina sorpresa da un lancio di Fagioli (17′). E proprio quest’ultimo rappresenta una sorta di nemesi per il tecnico bianconero, che non gli ha dato mai quella fiducia ora “ritrovata” a Firenze.

La reazione al doppio svantaggio è quasi inesistente da parte della Juve con da segnalare solo un destro di Weah al 24′. Poi la Fiorentina si difende bene e anzi spreca anche qualche contropiede. Ci si attende tutta un’altra Juventus nella ripresa ma è Gudmundsson un’altra volta a punire Locatelli e compagni con un destro dai 25 metri che fulmina Di Gregorio al 52′. Poco dopo il quarto gol segnato dai viola, annullato però per fuorigioco di Kean e l’uscita fra i fischi di tutto lo stadio, compresi quelli dei suoi tifosi, di Nico Gonzalez.

Thiago Motta prova a fare qualcosa dalla panchina, giocandosi le carte Conceincao e Cambiaso, oltre Gatti ed Alberto Costa, ma nulla cambia. Al triplice fischio finale è festa per i viola; in casa Juve invece è tempo di processi.

FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Pongracic 7, Pablo Mari 6.5, Ranieri 6.5 (33′ st Comuzzo sv); Dodo 6.5, Mandragora 7, Cataldi 7 (44′ st Adli sv), Fagioli 7.5 (40′ st Folorunsho sv), Gosens 7; Kean 6.5 (44′ st Zaniolo sv), Gudmundsson 7 (33′ st Beltran sv). In panchina: Terracciano, Martinelli, Parisi, Moreno, Ndour, Richardson. Allenatore: Palladino 7.
JUVENTUS (4-3-3): Di Gregorio 5.5; Weah 5.5 (28′ st Conceicao sv), Veiga 4.5 (13′ st Alberto Costa 5.5), Kelly 5 (28′ st Gatti sv), Kalulu 5; Koopmeiners 5.5, Locatelli 5, Thuram 5; McKennie 5, Kolo Muani 5, Nico Gonzalez 4.5 (13′ st Cambiaso 5.5, 41′ st Mbangula sv). In panchina: Perin, Pinsoglio, Rouhi, Yildiz, Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta 4.5.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna 5.5. RETI: 15′ pt Gosens, 17′ pt Mandragora; 7′ st Gudmundsson. NOTE: serata mite; terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 22.253. Ammoniti: Pablo Mari, Ranieri, Locatelli, Weah, Thuram. Angoli: 6-1 per la Juventus. Recupero: 1′; 2′.

AGI – La Fiorentina stende la Juventus con un perentorio tre a zero e si regala una serata magica, facendo esplodere di gioia i suoi tifosi e rilanciando le proprie ambizioni europee. Una gara da incorniciare per i viola, che sconfiggono la rivale per eccellenza mandando all’inferno i bianconeri. Adesso Thiago Motta che rischia la panchina, dopo una prestazione, l’ennesima, senza anima e carattere dei suoi uomini. La sosta potrebbe portare pure a un “ribaltone” al timone della Juve.
Che sarebbe stata una partita particolare lo si capisce fin dal primo tempo dei padroni di casa, che rasenta la perfezione, con Palladino che vede ripagata la sua scelta di confermare dieci undicesimi dei titolari visti in campo giovedì in Conference League, con l’unica variazione di Pablo Mari inserito in avvio al posto di Comuzzo. Motta di contro manda in campo un undici che parte da un 4-3-3 ma che poi agisce a specchio rispetto ai gigliati.
Nonostante ciò il centrocampo bianconero viene sovrastato da quello viola. Non è un caso che al 15′ Gosens, su angolo di Cataldi, colpisce una prima volta Di Gregorio (1-0). Neanche il tempo di metabolizzare il colpo che gli ospiti subiscono il raddoppio di Mandragora, il quale trova tutta la difesa juventina sorpresa da un lancio di Fagioli (17′). E proprio quest’ultimo rappresenta una sorta di nemesi per il tecnico bianconero, che non gli ha dato mai quella fiducia ora “ritrovata” a Firenze.
La reazione al doppio svantaggio è quasi inesistente da parte della Juve con da segnalare solo un destro di Weah al 24′. Poi la Fiorentina si difende bene e anzi spreca anche qualche contropiede. Ci si attende tutta un’altra Juventus nella ripresa ma è Gudmundsson un’altra volta a punire Locatelli e compagni con un destro dai 25 metri che fulmina Di Gregorio al 52′. Poco dopo il quarto gol segnato dai viola, annullato però per fuorigioco di Kean e l’uscita fra i fischi di tutto lo stadio, compresi quelli dei suoi tifosi, di Nico Gonzalez.
Thiago Motta prova a fare qualcosa dalla panchina, giocandosi le carte Conceincao e Cambiaso, oltre Gatti ed Alberto Costa, ma nulla cambia. Al triplice fischio finale è festa per i viola; in casa Juve invece è tempo di processi.
FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Pongracic 7, Pablo Mari 6.5, Ranieri 6.5 (33′ st Comuzzo sv); Dodo 6.5, Mandragora 7, Cataldi 7 (44′ st Adli sv), Fagioli 7.5 (40′ st Folorunsho sv), Gosens 7; Kean 6.5 (44′ st Zaniolo sv), Gudmundsson 7 (33′ st Beltran sv). In panchina: Terracciano, Martinelli, Parisi, Moreno, Ndour, Richardson. Allenatore: Palladino 7. JUVENTUS (4-3-3): Di Gregorio 5.5; Weah 5.5 (28′ st Conceicao sv), Veiga 4.5 (13′ st Alberto Costa 5.5), Kelly 5 (28′ st Gatti sv), Kalulu 5; Koopmeiners 5.5, Locatelli 5, Thuram 5; McKennie 5, Kolo Muani 5, Nico Gonzalez 4.5 (13′ st Cambiaso 5.5, 41′ st Mbangula sv). In panchina: Perin, Pinsoglio, Rouhi, Yildiz, Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta 4.5. ARBITRO: Fabbri di Ravenna 5.5. RETI: 15′ pt Gosens, 17′ pt Mandragora; 7′ st Gudmundsson. NOTE: serata mite; terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 22.253. Ammoniti: Pablo Mari, Ranieri, Locatelli, Weah, Thuram. Angoli: 6-1 per la Juventus. Recupero: 1′; 2′.

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