Il fondo di venture capital P101, con un investimento da 370mila euro, e i soci cofondatori affiancati da un investitore privato, con altri 350mila euro, sono i firmatari del nuovo round di finanziamento che ha premiato Velasca, startup specializzata nel campo dell’e-commerce di scarpe di lusso e “made in Italy”.
L’operazione, come si legge nella nota diffusa da P101 (che sale a quota 25 societ finanziate in portafoglio), sar finalizzata a supportare lo sviluppo della societ in ambito operations, marketing (digitale) e risorse umane, oltre che all’apertura di nuovi store fisici sulle principali piazze italiane ed estere.
Fondata nel 2013 da Enrico Casati e Jacopo Sebastio, Velasca ha conosciuto una prima svolta importante fra settembre 2014 e marzo 2015 quando sono entrati a far parte del capitale sociale alcuni investitori istituzionali italiani come Boox, Club Italia Investimenti 2, Club Digitale, che complessivamente detengono, ad oggi, circa il 25% delle azioni. Il nuovo investimento, invece, servir a potenziare un business che ha registrato tassi di crescita a tre cifre (le previsioni per i prossimi anni seguono lo stesso ritmo) e portato il giro d’affari dell’esercizio chiuso al 31 marzo scorso a un milione di euro. Il fatturato mensile di giugno 2016, a conferma dello stato di ottima salute della societ, salito a oltre 170mila euro rispetto agli 80mila dell’anno precedente, grazie ai circa 8mila clienti attivi sulla piattaforma. Il 50% delle vendite online della startup sono concluse in Italia, la restante met in Francia, Gran Bretagna, Germania, Paesi scandinavi e Nord America.
L’obiettivo dichiarato l’ulteriore espansione delle vendite e del marchio in Italia e soprattutto a livello internazionale, in un mercato, quello dell’online fashion, che solo nella Penisola vale oltre 1,8 miliardi di euro ha un tasso di crescita medio annuo del 30%. E la ricetta di Velasca per continuare a crescere sulla carta assai esplicita: disintermediare la tradizionale filiera distributiva rivolgendosi direttamente al cliente finale e sfruttando la leva di prezzi competitivi e di un servizio coerente rispetto ai nuovi modelli di consumo.
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