Cambiano ciclicamente i colori delle regioni in Italia. Riaprono negozi di tutti i tipi in alcune città, rivedono i menù alcuni ristoranti pesando agli allentamenti possibili. Molta gente corre già per vie e piazze sperando di ritrovare possibilità negate di recente. Auto in ricerca di sosta buona in centro, mezzi pubblici con qualche passeggero in più ma.. C’è un ma, da aggiungere: ma per Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania? Il rischio di aumento dei contagi è certo. Troppo elevato se, come certo, troppi italiani non ascolteranno minimamente le raccomandazioni e si uniranno in grandi gruppi per festeggiare la fine dell’anno nefasto, ventiventi.
Allora ecco come alcuni, rappresentanti del lato più rigoroso nella lotta alla pandemia, tracciano ipotesi di nuove restrizioni. Potranno arrivare ed essere spiegate da Conte già con il prossimo DPCM, del (o dal) 4 dicembre 2020. Come limitare spostamenti in auto, moto, treno o aereo evitando riunioni famigliari o di amici troppo numerose? Il nuovo Christmas-lockdown all’italiana secondo alcune voci, potrebbe scattare dal 18, forse 19 dicembre, comunque per la settimana di Natale, quella di lunedì 21.
Coprifuoco
Indipendentemente dal colore della regione, il primo elemento che potrà restare è il divieto di spostamenti notturni. Anche a Natale e Capodanno non si circola di sera tardi? L’ipotesi caldeggiata è mantenere il limite delle 22.00, con libertà mattutina dalle 6.00. Se così fosse siamo già certi che in parecchi rischieranno la multa trasgredendo in tutto lo Stivale, usando l’auto per la vigilia e il cenone con parenti o amici. Ma la norma avrebbe comunque un effetto limitante sui contagi, visto il rispetto diffuso nella maggioranza della popolazione.
Ristoranti e bar
Sono il centro del dibattito per economia, della ristorazione con legata la filiera alimentate e interesse, dei cittadini stressati: quando aprono e in che orari i bar, i ristoranti, le pizzerie o tavole calde? Nel nuovo DPCM di dicembre 2020 le indiscrezioni parlano di possibile riapertura, serale, ma con limite alle 21 per accesso pubblico. Una bella opzione per chi correrà a sfruttare il posto a tavola, ma con un forte freno per Natale. Il Christmas-Lockdown all’italiana potrebbe imporre la chiusura dei ristoranti nelle date “calde”. Niente cenone o pranzo il giorno di Natale, a Santo Stefano e anche per il 31 dicembre di fine anno.
Mercatini, centri commerciali e negozi
Questione esercizi commerciali: i grandi centri potrebbero restare aperti la sera fino alle 21.00, da subito. Un aiuto al commercio e una opzione alla cittadinanza, per ridurre gli assembramenti in orari di punta. Bloccati i classici eventi fieristici con mercatini di Natale sparsi ovunque. Ancora fermi, salvo dati molto buoni dalla curva epidemiologica, luoghi come cinema, teatro o palestra.
Quarantena sciatori
Dato che molti sciatori non si vogliono fermare e, pare, alcuni impianti alpini li accoglierebbero volentieri da subito, si pensa a una misura tampone. Quarantena per chi torna da vacanze all’estero, soprattutto se si tratta di Paesi gli impianti sciistici sono operativi.
Non ci si sposta per le Feste
Anche dopo il via al nuovo DPCM di dicembre, si prefigurano limiti agli spostamenti in Italia. Qualora approvata, l’idea di restrizione per limitare la pandemia, indipendentemente dal colore di regione prevede zero spostamenti se non giustificati, da situazioni di necessità, nelle settimane delle Feste. In pratica l’idea è che si vada a stare con i parenti solo se la residenza è in medesima abitazione. Qualcuno propone di estendere lo spostamento a comuni o provincia, ma limitando il numero di persone.
Situazione non facile da gestire, quasi impossibile. In ogni caso prevarrà il metodo che cerca di evitare pranzi e cene con affollamento. Una giusta deroga, è quella per autorizzare visite a parenti soli, anche se residenti fuori zona. In questo marasma, pur logico nei principi, probabile che le Forze dell’ordine nei controlli debbano applicare il massimo del buon senso e i cittadini altrettanto, se riescono.
Seconde case
Infine il tema dei fortunati che possono vantare seconde case in luoghi di amena villeggiatura invernale, o anche solo normali persone con una seconda casa per cui pagano salate imposte e richiede presenza. Nel nuovo DPCM di dicembre 2020 si vocifera che potrebbero essere vietati gli spostamenti fra Regioni, anche fra quelle gialle, ma l’idea prevalente è autorizzare gli spostamenti verso la seconda casa se interna alla medesima regione. Di certo per quelle in zona gialla.