• 14 Maggio 2024 3:59

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Nuova strage in mare: “Decine di naufraghi al largo della Libia”

Mar 12, 2023

AGI – Un barcone con 47 migranti per il quale era stato lanciato un allarme nella mattina di domenica è naufragato e decine di persone sono annegate. Lo riferisce Alarm Phone secondo cui i contatti con l’imbarcazione erano andati perduti, ma nell’area del barcone erano presenti il tanker Basilis L, il mercantile Atlantic North e il mercantile Kinling.

Il centro di soccorso marittimo di Roma, dice Sea Watch, aveva chiesto ai mercantili di coordinarsi con la Guardia costiera libica, ma Tripoli non ha voluto saperne. Un filmato di Sea-Watch, pubblicato dal giornalista Sergio Scandura di Radio Radicale, inquadra il barcone in fortissime difficoltà, e i mercantili che tentano di fargli scudo dalle onde ma non sono in grado di intervenire.

⚫ Siamo scioccate. Secondo diverse fonti, decine di persone di questa barca sono annegate. Dalle h 2.28, dell’11 marzo, le autorità erano informate dell’urgenza e della situazione di pericolo. Le autorità italiane hanno ritardato deliberatamente i soccorsi, lasciandole morire. https://t.co/iUWFgeYmRD

— Alarm Phone (@alarm_phone)
March 12, 2023

“Dopo aver chiamato il centro di soccorso di Tripoli – afferma Sea-Watch, che ha monitorato il barcone attraverso il velivolo Seabird – abbiamo richiamato il Centro di soccorso di Roma e chiesto chi, a quel punto, coordinerà i soccorsi, il funzionario ha riattaccato il telefono”.

Poi è partita l’operazione Sar. Troppo tardi: l’allarme era stato lanciato già ieri, quando l’imbarcazione si trovava, secondo Scandura, a 113 miglia a nord ovest da Bengasi, alla deriva e con il motore in avaria. L’area è la stessa dell’operazione Irini, in cui sono impegnate anche navi italiane.

⚫ Secondo @alarm_phone siamo di fronte a un nuovo caso di naufragio. Il barchino avvistato ieri dal nostro aereo #Seabird non è stato soccorso in tempo. Ancora un’omissione di soccorso. Ancora tragedie. https://t.co/xOfxbS6Dto

— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly)
March 12, 2023

“Dalle h 2.28 dell’11 marzo, le autorità erano informate dell’urgenza e della situazione di pericolo. Le autorità italiane hanno ritardato deliberatamente i soccorsi, lasciandole morire” afferma Alarm Phone, che da sabato lancia l’allarme. “Secondo diverse fonti – prosegue la ong – decine di persone di questa barca sono annegate”.

“Ci arrivano notizie tristi di un nuovo naufragio in cui sarebbero morte altre persone. Mi dicono che questa imbarcazione ha chiamato il centro di soccorso che ha risposto di contattare la guardia costiera libica. Questa è una vergogna ed è una vergogna anche per l’Europa. Vorrei che facessimo un minuto di silenzio per queste vittime” ha detto Elly Schlein in chiusura dell’assemblea dem. 

“È sconcertante quello che sta accadendo nel Mediterraneo: ci troviamo di fronte a un altro naufragio con decine di vittime e di annegati. Si tratta dello stesso gommone che è stato segnalato ieri sera e al quale il governo italiano ha chiesto di tornare indietro e alla guardia costiera libica di intervenire, risultato: altre vite annegate in mare. Il ministro Piantedosi, che coordina queste operazioni, è un’onta per l’Italia e ne chiediamo le dimissioni” afferma in una nota il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

Sono state circa 800 le persone sbarcate tra sabato e domenica nei porti di Augusta, Catania e Messina accolte dai Volontari Croce Rossa. Nel pomeriggio dalla base aeronautica Sigonella partiranno per Lampedusa altri beni di prima necessità afferma Luigi Corsaro, presidente della Croce Rossa in Sicilia. 

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