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Nuova assicurazione auto, paghi in base all’uso: a chi conviene

Lug 26, 2023

Come ormai ogni settore, anche quello delle assicurazioni auto si rinnova e diventa sempre più moderno e all’avanguardia negli anni. L’innovazione e la personalizzazione sono le chiavi oggi, e tra le soluzioni moderne per l’Rc Auto c’è l’assicurazione pay per use, in realtà attiva già da tempo, che riscuote più interesse ora.

Si tratta della formula chiamata anche assicurazione auto a chilometro o assicurazione auto a consumo, che oggi diventa sempre più diffusa. Questa tipologia di polizza prevede il calcolo del premio assicurativo in base ai chilometri percorsi durante l’anno.

Chiaramente è vantaggiosa per chi percorre pochi chilometri e vorrebbe risparmiare, pagando un premio che rispecchi il reale uso del mezzo. In Italia le assicurazioni auto sono tra le più costose in Europa e quindi l’offerta di prodotti assicurativi personalizzati per i clienti potrebbe essere vantaggiosa.

Differenza tra assicurazione on demand e pay per use

Le polizze on demand si possono stipulare rapidamente e autonomamente, si tratta di una grande novità nel mercato assicurativo. I clienti possono coprire specifici rischi per periodi di tempo limitati: si tratta di un servizio assicurativo più flessibile. La differenza con le pay per use è che se le prime sono flessibili e personalizzabili, solo le seconde permettono di pagare realmente in base all’uso che si fa del veicolo.

Come funziona l’assicurazione auto pay per use

Come si stipula:

si sceglie il piano di copertura;
è fondamentale installare in auto un dispositivo di monitoraggio GPS, quella che conosciamo come scatola nera, che è in grado di rilevare i chilometri percorsi in tempo reale e comunicarli all’assicuratore.

In genere le assicurazioni offrono delle tariffe base che coprono un certo numero di chilometri all’anno, con la possibilità di comprare eventuali chilometri extra. Anche questa tipologia di polizze può prevedere la scelta da parte del consumatore di includere tutte le coperture tradizionali Rc Auto.

Pro e contro

L’assicurazione pay per use ha diversi vantaggi, tra cui:

prima di tutto il risparmio economico, è sicuramente la prima ragione per cui viene scelta dagli utenti che usano poco la macchina. Si tratta infatti di polizze convenienti rispetto a quelle tradizionali;
ecosostenibilità: anche questo è un aspetto importante, pagare in base ai chilometri percorsi infatti potrebbe incentivare le persone a usare meno l’auto e quindi emettere meno CO2 inquinante nell’ambiente;
equità, il principio secondo cui chi viaggia poco dovrebbe pagare meno rispetto a chi guida ogni giorno è molto apprezzato dagli assicurati.

Gli svantaggi: è chiaro che i vantaggi non esisterebbero per chi percorre parecchi chilometri all’anno, che si troverebbe a pagare una cifra esagerata. A questa tipologia di conducenti consigliamo infatti l’Rc Auto tradizionale. C’è anche chi non apprezza semplicemente il fatto di essere monitorato in tempo reale sul proprio veicolo, dando informazioni costanti sulla propria posizione e il proprio stile di guida.

Il premio annuo delle assicurazioni auto a chilometro o a consumo viene modulato sulla distanza effettivamente percorsa, il costo dell’assicurazione in questo modo è decisamente più equo per chi usa molto poco l’auto.

Come scegliere la polizza

Se si ha intenzione di scegliere un’assicurazione auto pay per use, è fondamentale fare prima una stima dei chilometri percorsi in un anno. Sarebbe bene quindi – molto semplicemente – segnare i chilometri totali percorsi in un giorno specifico e monitorarne l’aumento mese dopo mese.

Chi percorre più chilometri paga di più

Quando si stipula l’assicurazione auto pay per use si decide insieme alla compagnia assicurativa la cifra da pagare e il totale dei chilometri da percorrere nell’anno. Nel caso in cui l’automobilista percorra più chilometri rispetto a quelli pattuiti, dovrà pagare un costo aggiuntivo. L’assicurazione lo calcola basandosi sui chilometri percorsi in eccesso rispetto alla fascia scelta.

Come fare la propria scelta

Ognuno decide quale assicurazione fare a seconda delle sue esigenze, dei suoi bisogni, delle sue abitudini. Si sceglie di optare per un’assicurazione auto a chilometro o a consumo, valutando prima:

il budget che si ha a disposizione;
la frequenza d’uso della macchina;
le varie opzioni offerte da parte delle compagnie assicurative;
le proprie esigenze individuali.

Secondo le statistiche e le ricerche, il prezzo medio per l’assicurazione auto in Italia nel 2022 è stato pari a 353 euro all’anno, con un calo del 2,1% su base annua e del 27,7% rispetto a 8 anni fa. Nonostante questo, il nostro Paese resta ancora tra i più cari d’Europa.

Come ridurre il costo dell’assicurazione auto

Ci sono degli accorgimenti da tenere presente se si vuole ridurre il costo dell’assicurazione auto, come per esempio:

fare più preventivi in differenti compagnie assicurative, scegliendo quella più conveniente: spesso cambiare significa risparmiare, usufruendo di particolari offerte su nuovi clienti;
scegliere con attenzione di quali servizi si ha bisogno, da includere nella polizza, come il GPS, la scatola nera, l’assistenza stradale;
scegliere una tipologia di assicurazione beneficiando della Legge Bersani o della polizza familiare. Si tratta di una tipologia di contratto che consente di assicurare un veicolo nuovo mantenendo la stessa classe di merito (e quindi in genere un premio più basso) di un’altra auto (o altro mezzo, grazie alla familiare) intestato a un altro componente dello stesso nucleo familiare;
stipulare un contratto Rc Auto con una compagnia diretta, che lavora solo online. In genere in questi casi le tariffe sono assolutamente più convenienti, togliendo i costi di gestione associati al servizio clienti fisico. Attenzione alle truffe!

Quando conviene scegliere la pay per use

Come sottolineato, gli automobilisti che effettuano brevi percorrenze durante l’anno a bordo della propria auto sono i candidati perfetti per stipulare una polizza Rc Auto pay per use. Ma per brevi percorrenze che cosa intendiamo? Insomma, non oltre i 5.000 chilometri in un anno.

Può essere la scelta ottimale quindi per chi si sposta solo in città e solo per brevi tragitti, per le seconde auto che stanno spesso in garage o per vetture che percorrono sempre e solo il tragitto casa-lavoro.

Quanto è possibile risparmiare

Nel caso in cui l’automobilista che stipula la polizza al consumo o al chilometro non sfori il limite di chilometri previsto da contratto, restando mediamente tra i 3.500-5.000 chilometri annui percorsi, il risparmio rispetto a una polizza tradizionale può arrivare addirittura fino al 50-60%, niente male quindi.

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