AGI – Roma continua a bruciare ma le fiamme non risparmiano neppure la Regione Lazio.
Gli incendi boschivi si susseguono e i vigili del fuoco, insieme ai volontari della protezione civile, sono impegnati ogni giorno davanti a un’emergenza che diventa sempre più difficile da fronteggiare.
Per questo nuovi volontari pronti ad intervenire per spegnere i roghi sarebbero davvero una manna dal cielo.
E in realtà esistono dei corsi che, dopo un esame e il rilascio del relativo diploma di abilitazione, permettono agli stessi volontari di essere subito attivi in caso di necessità.
Purtroppo però a causa di presunte irregolarità in uno dei corsi antincendi boschivi (AIB) del Lazio svolti tra maggio e giugno scorsi, il Comitato Tecnico Consultivo Volontariato Protezione Civile Regione ha deciso di “non valutare i test” e di considerare molte delle prove “non superate”.
E le presunte irregolarità – si legge nel verbale di 3 pagine della commissione giudicatrice che AGI ha potuto visionare – riguarderebbero alcuni messaggi scambiati su una chat di volontari nei quali erano state condivise le risposte giuste ai test finali date in anticipo ai candidati.
La notizia è stata data in anteprima dal sito EtruriaNews.
A denunciare la diffusione delle risposte sulla chat sono stati alcuni candidati che hanno segnalato di aver ricevuto un messaggio WhatsApp indirizzato alla chat “Prociv Arci Regione Lazio” nel quale erano riportati i quiz con le risposte (presunte) esatte inviate dal loro presidente.
Sono in tutto circa 40 i candidati esclusi e quasi tutti della provincia di Viterbo oltre che qualcuno della provincia di Roma.