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Nove Onlus mette in salvo altri 158 afghani. La Difesa: da giugno 2.500 evacuati

Ago 23, 2021

Sono per lo più donne e bambini, sono arrivati in Italia ieri grazie ad una doppia operazione di evacuazione. Continua senza sosta il ponte aereo tra l’aeroporto di Kabul e quello di Roma, grazie al lavoro e alla stretta collaborazione messa in campo tra i soggetti della società civile, come la Nove Onlus, che ormai da giorni è in prima fila nell’organizzare e coordinare le operazioni di salvataggio, il Comando operativo di Vertice Interforze, il ministero degli Esteri e i Carabinieri del Tuscania, di stanza preso lo scalo della capitale afghana, per cercare di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza delle operazioni.

In questo quadro, l’Airbus 320 è atterrato alle ore 15 a Fiumicino, dopo essere transitati per l’aeroporto di Kuwait City, nell’ambito dell’operazione Electra di Nove Onlus, che nei giorni scorsi aveva messo in salvo altri 104 afghani: si tratta di 158 passeggeri, di cui 114 donne e bambini, 6 neonati e 3 donne incinte. Avevano raggiunto l’aeroporto di Kabul – racconta la onlus  in un comunicato-  nella notte, grazie al lavoro congiunto delle forze italiane impegnate in Afghanistan, agli sforzi del console Tommaso Claudi e a due coordinatori afghani già espatriati che “in contatto costante con i gruppi su Whatsapp, hanno radunato tutti alle 04:00 di Kabul ai punti prestabiliti per poi farli avanzare verso i gate. Degli osservatori posizionati lungo il percorso segnalavano blocchi e pericoli. Tutte le donne erano vestite di nero con un nastro rosso per facilitarne il riconoscimento”. 

Un’operazione resa ancora più difficile dal coprifuoco notturno e dalla calca che circonda l’aeroporto afghano. Da quando i talebani sono entrati a Kabul sarebbero almeno 20 i morti tra coloro che hanno cercato di accedere allo scalo, mentre funzionari Nato hanno stimato che ogni giorni siano almeno 20mila gli afghani che cercano una via d’accesso per gli aerei che lasciano il medio oriente.

 

Sempre nella giornata di ieri, 367 persone sono state evacuate da Kabul a bordo dei C130J dell’Aeronautica Militare, e altri 800 circa erano già pronti per essere imbarcati sui prossimi voli in partenza dalla capitale afghana, secondo fonti del ministero della Difesa. Una volta giunti in territorio italiano, dopo i controlli della polizia di frontiera, saranno sottoposti a un periodo di quarantena di 10 giorni, prima di essere inseriti nei percorsi di accoglienza.

E intanto, questa mattina è atteso un volo KC 767 che riporterà a Roma altri cittadini afghani, messe in sicurezza ieri pomeriggio. In totale, sono 2.497 gli afghani evacuati dall’inizio dell’Operazione Aquila e più di 3 mila quelli messi in sicurezza.

Le foto di Nove Onlus, il ponte aereo tra Kabul e Roma

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