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L’Inter aspetta Perisic. Ma quello di un anno fa

Set 6, 2016

di Andrea Ramazzotti

martedì 6 settembre 2016 10:11

MILANO – Cercasi Perisic disperatamente. L’Inter e De Boer ne hanno un estremo bisogno per riscattare già a Pescara un inizio di campionato che, a livello di risultati e gioco espresso, è stato al di sotto delle aspettative. L’esterno sinistro croato può essere l’elemento chiave per rilanciare la formazione nerazzurra allo stadio Adriatico dove Icardi e compagni non possono sbagliare. Con lui al top il reparto offensivo nerazzurro funziona e questa Inter ha tremendamente bisogno dei suoi guizzi per non fare i conti, come la scorsa stagione, con il problema del gol.

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NON E’ LUI – Contro il Chievo e il Palermo Perisic ha deluso. L’ex Dinamo Zagabria è sembrato solo lontano parente del calciatore che nella sua prima annata interista era stato determinante o che in precampionato, nell’amichevole contro il Tottenham, aveva segnato il momentaneo 1-1 e creato altri pericoli prima del crollo di tutta la squadra. D’accordo, al Bentegodi è entrato a partita in corso, quando il match aveva già preso una brutta piega, ma contro i siciliani è partito dall’inizio e nei 68′ che De Boer gli ha concesso, non ha inciso finendo per essere sostituito con l’Inter sotto nel punteggio. Di certo non è al top della condizione perché, come tutti gli altri giocatori che hanno partecipato agli Europei, ha iniziato la stagione in ritardo. Archiviato il doppio impegno con la nazionale, già oggi sarà di ritorno in Italia e inizierà a preparare la trasferta di domenica a Pescara quando, a meno di sorprese, sarà di nuovo titolare.

DATI A CONFRONTO – In questo inizio di campionato molte delle statistiche di Ivan sono peggiori rispetto ai pariruolo, ma soprattutto alle sue cifre della scorsa stagione. Da top player finora ha avuto il numero di cross (3,5 a incontro contro la media di 3,26 tenuta del 2015-16), ma se nel passato campionato creava un’occasione da rete a incontro, nel 2016-17 è ancora a secco di assist o palle gol per i compagni. Minore anche il coinvolgimento nell’azione come testimoniato dai 18 passaggi a gara, contro i 25,3 dello scorso anno. Lo scorso anno Perisic segnò 7 reti in campionato e quando lui andava in gol, l’Inter non veniva mai sconfitta. A De Boer serve che continui questa statistica positiva perché, con 1 punto in 2 incontri, l’olandese non può più sbagliare.

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