AGI – La Corte d’Appello di Roma – Sezione Persona, Famiglia, Minorenni e Protezione Internazionale -, sospende il giudizio di convalida dei trattenimenti dei 43 migranti portati, venerdì scorso, in Albania.
La Corte, inoltre, rimette “gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea ai sensi degli artt. 267 TFUE, 105 e ss. del Regolamento di procedura e 23 bis dello Statuto della Corte”, si legge nelle 25 pagine di sentenza.
I migranti, rimasti nel centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader, provenienti da Bangladesh ed Egitto, avevano fatto domanda di asilo e le udienze di convalida sono terminate poco fa. Il rientro in Italia è in programma già domani mattina (sei – tra loro 4 minori – erano già stati ricondotti indietro nei giorni scorsi).
All’interno di uno dei dispositivi di 25 pagine, di cui AGI è in possesso, si legge che “il giudizio va sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia. Poiché per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di 48 ore previsto per la convalida, deve necessariamente essere disposta la liberazione del trattenuto, cosi’ come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi (nei quali è stata sollevata questione di legittimità costituzionale nell’ambito di procedimenti di convalida di arresto). L’art.14, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, collega, infatti, la perdita di efficacia del trattenimento alla carenza, per qualsiasi ragione, di un provvedimento di convalida nel termine di quarantotto ore dalla richiesta”.