“Sono un architetto di 39 anni, da oltre 15 lavoro per uno studio a confine tra Marche e Abruzzo. Unico dipendente. Ho un bambino di un anno e un mutuo di casa sulle spalle. Da aprile sono in cassa integrazione in deroga per Covid-19, per 9 settimane a partire dal 1 aprile, prorogata proprio questa settimana per ulteriori 9. La prima richiesta, presentata dall’azienda il 23 aprile è stata presa in carico soltanto un paio di giorni fa, ovviamente nemmeno un centesimo è arrivato dall’Inps da 2 mesi. Per la seconda richiesta, mi viene da ridere sulla triste tempistica che potrà avere. Sarò costretto con ogni probabilità a richiedere un sostanzioso anticipo sul Tfr, visto che nel frattempo, a parte una breve sospensione del mutuo, le utenze e assicurazioni sono arrivate con puntualissima regolarità”.
Rep
Lavoro, quelle voci da ascoltare
di GABRIELE ROMAGNOLI