Continua l’ascesa di Nintendo Switch, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche nella scena dedicata all’hacking, che sembra abbia messo a punto il primissimo custom firmware pienamente funzionante.
I membri del team ReSwitched hanno sviluppato il primo custom firmware per Nintendo Switch che si chiamerà Atmosphere-NX, un nome che rispetta la tradizione di dare a questi progetti dei nomi pertinenti ai “nomi in codice” delle console Nintendo, come ad esempio successe con l’emulatore “Dolphin” originariamente usato da Nintendo per riferirsi a Gamecube.
Infatti il sistema operativo originale di Nintendo Switch si chiama Horizon ed il nome in codice della console era NX prima di arrivare negli scaffali. Atmosphere-NX si appoggerà al bootrom exploit sin dall’avvio, permettendo anche l’avvio alternativo di un sistema Linux con un triplice boot.
Questo tipo di installazione supporterà una NAND emulata sin dall’accensione, senza dover ricorrere a particolari azioni per sfruttare tutte le potenzialità del custom firmware, come l’avvio di homebrew e backup (una possibilità inevitabile), in quest’ultima ipotesi permettendo anche di giocare indisturbati online grazie all’EMUnand. Mentre l’avvio di Linux permetterebbe di avere tra le mani un sistema PC portatile completo con architettura ARM con possibilità davvero infinite.
Code execution is all the rage these days, but can your Switch do *this*? 😉 #switchnixpic.twitter.com/NMnBq61tOM
— fail0verflow (@fail0verflow) 17 febbraio 2018
Il custom firmware che sarà disponibile nei prossimi mesi per l’utente finale, sarà eseguibile su tutte le versioni del firmware originale (anche l’ultima 4.1.0 eludendo perfino il complesso controllo degli eFuse) fino a quando Nintendo non metterà in vendita una revisione hardware di Switch.
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