Nintendo ha registrato il marchio del Game Boy in Giappone lo scorso 15 settembre per usarlo per console, videogiochi, portachiavi e vestiario. Un’ampia gamma di prodotti, ma il successo di NES e SNES Mini potrebbe aver spinto la Grande N a pianificare la stessa operazione commerciale anche per la propria console portatile.
Speculazioni simili sono circolate nei mesi scorsi per un ipotetico Nintendo 64 Mini, quindi la registrazione del Game Boy potrebbe essere legata alla sola volontà di mantenere il controllo del marchio da parte di Nintendo.
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Fatto sta che l’hardware condiviso di NES e SNES Mini garantisce grande versatilità a questa “operazione nostalgia” messa in atto da Nintendo. Per il Game Boy “Mini” e non solo, basterebbe infatti un semplice cambio di scocca ed emulatore.
Ricordiamo che la mania per le versioni compatte di vecchie console, create per “lucrare” su titoli del passato e sulla nostalgia dei giocatori, ha colpito anche altre realtà: il prossimo anno tornerà il Commodore 64 e probabilmente, come abbiamo riportato nei giorni scorsi, anche l’Amiga. Non stupirebbe se Nintendo continuasse a cavalcare l’onda.
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