• 27 Novembre 2024 8:38

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Neve e Ghiaccio, l’anno dei record dello sport azzurro

Mar 9, 2023

AGI – A meno di tre anni dai Giochi olimpici di Milano Cortina 2026, per gli sport della neve e del ghiaccio azzurri sta volgendo al termine una stagione di record, trionfi anche di valenza storica, e belle soddisfazioni. Momenti e risultati che lasciano ben sperare in vista del grande appuntamento a cinque cerchi sulle montagne e palazzetti sull’asse Cortina-Anterselva-Val di Fiemme-Milano.

In un inverno caratterizzato anche da alcune difficoltà – cancellazioni legate alla carenza di neve o alle temperature che hanno sciolto il già sottile manto nevoso – l’Italia è stata assoluta protagonista sia nell’allestimento di eventi che nei risultati.

La stagione 2022/2023 per gli sport sia della neve, quindi sotto l’egida della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), che del ghiaccio, quindi Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (Fisg), è  stata sicuramente da incorniciare. Vittorie nelle singole gare di Coppa del mondo/Grand Prix e medaglie significative nelle kermesse mondiali.

Per quanto concerne la Fisi, in tutte le discipline tranne il bob, almeno un italiano o italiana ha conquistato una medaglia iridata. Il bob paga la mancanza di una pista in Italia (a Cortina sono iniziati i lavori finalizzati ai Giochi), le continue trasferte e i costi elevati per le discese sulle piste all’estero. L’ultima medaglia mondiale nel bob era stato il bronzo del 2007 dell’equipaggio Simone Bertazzo-Samuele Romanini (ultimo podio in Coppa oltre dieci anni fa).

Lo sport più vincente è stato lo sci alpino con 28 podi in Coppa del mondo, 8 di essi sono stati primi posti e ben 5 di Sofia Goggia in discesa libera. ‘Sofi’, genio e sregolatezza, ha vinto per la quarta volta la coppetta di discesa mentre ha fallito ai Mondiali. Per il futuro ha promesso che si dedicherà anche allo slalom gigante ma soprattutto ha già annunciato che ai Giochi di Milano Cortina.

Federica Brignone ha centrato l’appuntamento con i Mondiali francesi dove si è laureata campionessa di combinata e ha conquistato l’argento nel suo gigante. ‘Fede’, la ‘tigre’, è la testimonial della polivalenza, dalla velocità fino ai pali stretti. Marta Bassino ha coronato una buona stagione con l’incredibile oro iridato in supergigante. A completare la pattuglia delle donne-jet tricolori anche Elena Curtoni salita quattro volte sul podio in Coppa.

A corrente alternata il settore maschile. Alex Vinatzer tra le sue tante uscite e inforcate ha imbroccato la gara più importante della stagione andando a conquistare il bronzo mondiale nel suo slalom speciale. Stagione da archiviare presto per Dominik Paris: un solo secondo posto non può bastare al campionissimo altoatesino. Mattia Casse e Florian Schieder, entrambi sul podio, sono atleti sui quali puntare in chiave Milano Cortina.

Nel biathlon va annoverato il Mondiale stellare. La storica medaglia d’oro della staffetta femminile conquistata al termine di una gara spettacolare ed ricca di emozione da Samuela Comola, Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller e Lisa Vittozzi, è stata la ciliegina sulla torta di una stagione che ha visto le azzurre salire 13 volte sul podio in Coppa. Eccellente ritorno tra le migliori della Vittozzi ritornata dalla kermesse iridata anche con l’argento nella staffetta mista, e i bronzi nella staffetta singola mista (con Tommaso Giacomel) e  nell’individuale.

Lo sci nordico non è più solo Federico Pellegrinos. Il nome nuovo è Simone Mocellini, due volte sul podio. Dopo 17 anni l’Italia con una staffetta maschile è ritornata a vincere in Coppa: merito di Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Pellegrino trionfatori sulle nevi di casa di Dobbiaco. Tra i 12 podi complessivi, anche l’argento iridato di Pellegrino-De Fabiani nella sprint. Nella combinata nordica, salto e sci di fondo, Annika Sieff è salita tre volte sul podio in Coppa.

Non tradisce mai lo snowboard anche senza l’ex campionessa olimpica Michela Moioli. Agli undici podi in Coppa (due vittorie di Maurizio Bormolini e una per l’inossidabile Roland Fischnaller) va aggiunto lo splendido oro di Aaron March e Nadya Ochner nel parallelo a squadre. Omar Visintin si è confermato tra i big, bronzo, nell’appassionante snowboardcross. Le nevi di georgiane di Bakuriani portano fortuna anche al settore del freestyle con l’incredibile oro mondiale di Simone Deromedis ed il bronzo di Federico Tomasoni-Jole Galli a livello di squadre.

Lo slittino su pista artificiale non tradisce la sua tradizione di essere la storica fucina di medaglie per lo sport azzurro. In questa stagione lo ha fatto scoprendo due ‘ragazze d’oro’,  Andrea Voetter e Marion Oberhofer. Sdraiate sulla slitta, le due sudtirolesi sotto l’occhio clinico del direttore sportivo Armin Zoeggeler (vera e propria leggenda vivente), hanno vinto due bronzi mondiali, quattro gare di Coppa ed alzato la sfera generale. La stagione è stata coronata dalla conquista della Coppa generale da parte di Dominik Fischnaller per un ritorno della sfera di cristallo in Italia dopo ben 12 anni. Sport non olimpico ma comunque da decenni dominato dagli azzurri è lo slittino su pista naturale che al termine della stagione ha registrato ben 39 podi.

Nello skeleton non ci sono stati podi in Coppa ma l’argento iridato di Amedeo Bagnis è risultato storico.

Sport che diventerà olimpico da Milano Cortina 2026 è lo sci alpinismo. Ai 12 podi in Coppa vanno aggiunte le nove medaglie ai Mondiali con l’oro nella gara a squadre di Robert Antonioli e Matteo Eydallin a brillare di luce propria. Risultati positivi anche nello sci di velocità (4 podi).

Negli sport del ghiaccio –mancano ancora i Mondiali di figura e short track – l’Italia si è messa in evidenza sullo scacchiere mondiale. Due i risultati storici. Il primo è stato, pochi giorni fa, l’oro mondiale di Davide Ghiotto nei 10.000 metri per un colore di medaglia mai conquistato in precedenza. Il secondo è stato l’oro e l’argento europeo nelle coppie d’artistico di Sara Conti-Niccolò Macii davanti ai connazionali Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini. Mai dal 1930, anno dell’introduzione nel programma delle coppie, l’Italia si era classificata prima o seconda. Sempre alla kermesse continentale andata di scena a fine gennaio in Finlandia, oro nella danza per Charlène Guignard-Marco Fabbri che in autunno avevano vinto due prove di Grand Prix. Tra gli uomini, argento per Matteo Rizzo mentre Daniel Grassl, travolto dalle polemiche perché ha deciso di allenarsi a Mosca, dopo la vittoria nel Grand Prix di Sheffield ha fallito sia gli Italiani che gli Europei. L’assenza della Russia nel pattinaggio di figura inevitabilmente lascia aperte possibilità di podio.

Nello short track con Arianna Fontana ai box ma comunque ‘attiva’ contro la federazione tanto da minacciare di lasciare l’Italia – per tamponare la situazione sono prontamente intervenuti sia il ministro dello sport Abodi che il presidente del Coni Malagò – l’Italia si è tolta soddisfazioni con Pietro Sighel, due volte sul podio individuale in Coppa e campione europei nei ‘suoi’ 500 metri.

Nel pattinaggio velocità, oltre alla doppia medaglia mondiale di Ghiotto (ha vinto l’argento nei 5000), l’Italia nelle sei tappe di Coppa ha ottenuto nove podi, tre di essi primi podi. Merito di Andrea Giovannini, sempre più specialità della mass start, e Ghiotto vincitore nelle distanze lunghe. Primo podio anche per Davide Bosa nell’universo degli sprinter (terzo nei 500).

AGI – A meno di tre anni dai Giochi olimpici di Milano Cortina 2026, per gli sport della neve e del ghiaccio azzurri sta volgendo al termine una stagione di record, trionfi anche di valenza storica, e belle soddisfazioni. Momenti e risultati che lasciano ben sperare in vista del grande appuntamento a cinque cerchi sulle montagne e palazzetti sull’asse Cortina-Anterselva-Val di Fiemme-Milano.
In un inverno caratterizzato anche da alcune difficoltà – cancellazioni legate alla carenza di neve o alle temperature che hanno sciolto il già sottile manto nevoso – l’Italia è stata assoluta protagonista sia nell’allestimento di eventi che nei risultati.
La stagione 2022/2023 per gli sport sia della neve, quindi sotto l’egida della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), che del ghiaccio, quindi Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (Fisg), è  stata sicuramente da incorniciare. Vittorie nelle singole gare di Coppa del mondo/Grand Prix e medaglie significative nelle kermesse mondiali.
Per quanto concerne la Fisi, in tutte le discipline tranne il bob, almeno un italiano o italiana ha conquistato una medaglia iridata. Il bob paga la mancanza di una pista in Italia (a Cortina sono iniziati i lavori finalizzati ai Giochi), le continue trasferte e i costi elevati per le discese sulle piste all’estero. L’ultima medaglia mondiale nel bob era stato il bronzo del 2007 dell’equipaggio Simone Bertazzo-Samuele Romanini (ultimo podio in Coppa oltre dieci anni fa).
Lo sport più vincente è stato lo sci alpino con 28 podi in Coppa del mondo, 8 di essi sono stati primi posti e ben 5 di Sofia Goggia in discesa libera. ‘Sofi’, genio e sregolatezza, ha vinto per la quarta volta la coppetta di discesa mentre ha fallito ai Mondiali. Per il futuro ha promesso che si dedicherà anche allo slalom gigante ma soprattutto ha già annunciato che ai Giochi di Milano Cortina.
Federica Brignone ha centrato l’appuntamento con i Mondiali francesi dove si è laureata campionessa di combinata e ha conquistato l’argento nel suo gigante. ‘Fede’, la ‘tigre’, è la testimonial della polivalenza, dalla velocità fino ai pali stretti. Marta Bassino ha coronato una buona stagione con l’incredibile oro iridato in supergigante. A completare la pattuglia delle donne-jet tricolori anche Elena Curtoni salita quattro volte sul podio in Coppa.
A corrente alternata il settore maschile. Alex Vinatzer tra le sue tante uscite e inforcate ha imbroccato la gara più importante della stagione andando a conquistare il bronzo mondiale nel suo slalom speciale. Stagione da archiviare presto per Dominik Paris: un solo secondo posto non può bastare al campionissimo altoatesino. Mattia Casse e Florian Schieder, entrambi sul podio, sono atleti sui quali puntare in chiave Milano Cortina.
Nel biathlon va annoverato il Mondiale stellare. La storica medaglia d’oro della staffetta femminile conquistata al termine di una gara spettacolare ed ricca di emozione da Samuela Comola, Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller e Lisa Vittozzi, è stata la ciliegina sulla torta di una stagione che ha visto le azzurre salire 13 volte sul podio in Coppa. Eccellente ritorno tra le migliori della Vittozzi ritornata dalla kermesse iridata anche con l’argento nella staffetta mista, e i bronzi nella staffetta singola mista (con Tommaso Giacomel) e  nell’individuale.
Lo sci nordico non è più solo Federico Pellegrinos. Il nome nuovo è Simone Mocellini, due volte sul podio. Dopo 17 anni l’Italia con una staffetta maschile è ritornata a vincere in Coppa: merito di Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Pellegrino trionfatori sulle nevi di casa di Dobbiaco. Tra i 12 podi complessivi, anche l’argento iridato di Pellegrino-De Fabiani nella sprint. Nella combinata nordica, salto e sci di fondo, Annika Sieff è salita tre volte sul podio in Coppa.
Non tradisce mai lo snowboard anche senza l’ex campionessa olimpica Michela Moioli. Agli undici podi in Coppa (due vittorie di Maurizio Bormolini e una per l’inossidabile Roland Fischnaller) va aggiunto lo splendido oro di Aaron March e Nadya Ochner nel parallelo a squadre. Omar Visintin si è confermato tra i big, bronzo, nell’appassionante snowboardcross. Le nevi di georgiane di Bakuriani portano fortuna anche al settore del freestyle con l’incredibile oro mondiale di Simone Deromedis ed il bronzo di Federico Tomasoni-Jole Galli a livello di squadre.
Lo slittino su pista artificiale non tradisce la sua tradizione di essere la storica fucina di medaglie per lo sport azzurro. In questa stagione lo ha fatto scoprendo due ‘ragazze d’oro’,  Andrea Voetter e Marion Oberhofer. Sdraiate sulla slitta, le due sudtirolesi sotto l’occhio clinico del direttore sportivo Armin Zoeggeler (vera e propria leggenda vivente), hanno vinto due bronzi mondiali, quattro gare di Coppa ed alzato la sfera generale. La stagione è stata coronata dalla conquista della Coppa generale da parte di Dominik Fischnaller per un ritorno della sfera di cristallo in Italia dopo ben 12 anni. Sport non olimpico ma comunque da decenni dominato dagli azzurri è lo slittino su pista naturale che al termine della stagione ha registrato ben 39 podi.
Nello skeleton non ci sono stati podi in Coppa ma l’argento iridato di Amedeo Bagnis è risultato storico.
Sport che diventerà olimpico da Milano Cortina 2026 è lo sci alpinismo. Ai 12 podi in Coppa vanno aggiunte le nove medaglie ai Mondiali con l’oro nella gara a squadre di Robert Antonioli e Matteo Eydallin a brillare di luce propria. Risultati positivi anche nello sci di velocità (4 podi).
Negli sport del ghiaccio –mancano ancora i Mondiali di figura e short track – l’Italia si è messa in evidenza sullo scacchiere mondiale. Due i risultati storici. Il primo è stato, pochi giorni fa, l’oro mondiale di Davide Ghiotto nei 10.000 metri per un colore di medaglia mai conquistato in precedenza. Il secondo è stato l’oro e l’argento europeo nelle coppie d’artistico di Sara Conti-Niccolò Macii davanti ai connazionali Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini. Mai dal 1930, anno dell’introduzione nel programma delle coppie, l’Italia si era classificata prima o seconda. Sempre alla kermesse continentale andata di scena a fine gennaio in Finlandia, oro nella danza per Charlène Guignard-Marco Fabbri che in autunno avevano vinto due prove di Grand Prix. Tra gli uomini, argento per Matteo Rizzo mentre Daniel Grassl, travolto dalle polemiche perché ha deciso di allenarsi a Mosca, dopo la vittoria nel Grand Prix di Sheffield ha fallito sia gli Italiani che gli Europei. L’assenza della Russia nel pattinaggio di figura inevitabilmente lascia aperte possibilità di podio.
Nello short track con Arianna Fontana ai box ma comunque ‘attiva’ contro la federazione tanto da minacciare di lasciare l’Italia – per tamponare la situazione sono prontamente intervenuti sia il ministro dello sport Abodi che il presidente del Coni Malagò – l’Italia si è tolta soddisfazioni con Pietro Sighel, due volte sul podio individuale in Coppa e campione europei nei ‘suoi’ 500 metri.
Nel pattinaggio velocità, oltre alla doppia medaglia mondiale di Ghiotto (ha vinto l’argento nei 5000), l’Italia nelle sei tappe di Coppa ha ottenuto nove podi, tre di essi primi podi. Merito di Andrea Giovannini, sempre più specialità della mass start, e Ghiotto vincitore nelle distanze lunghe. Primo podio anche per Davide Bosa nell’universo degli sprinter (terzo nei 500).

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