«Un’emergenza nata sui social»: così il direttore generale del Civile di Brescia, Marco Trivelli, ha definito la vicenda che in questi giorni vede coinvolto l’ospedale cittadino, con tre neonati morti e le rispettive famiglie in cerca di una verità.
Trivelli ha ricostruito come 200/250 persone abbiano commentato online il dolore di una mamma che ha perso suo figlio, «trasformando la legittima domanda di verità in sospetto, il sospetto in accusa e quindi l’accusa in denuncia».
Il dg ha comunque espresso fiducia nel lavoro della magistratura, chiamata a fare chiarezza sulla natura dei decessi finiti al centro anche di inchieste da parte del Ministero della salute e della Regione Lombardia. Proprio oggi sono state eseguite le autopsie sui bimbi deceduti.
Tutto ciò mentre le infermiere del reparto di Terapia intensiva neonatale hanno lanciato una campagna sui social per difendere il loro lavoro: «Non massacrateci», chiedono su Facebook.
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