AGI – Poche multe per il superamento del limite dei 30 km/h e un diffuso abbassamento della velocità in tutte le strade della città. Questo il bilancio dell’esordio di Bologna a 30Km/h secondo quanto riferisce il comune di Bologna.
“Bene questa prima giornata, registriamo una risposta positiva nei comportamenti e un rallentamento complessivo della velocità diffuso in tutta la città – è il commento dell’assessora alla Nuova Mobilità Valentina Orioli -. Ringrazio i cittadini e le cittadine per lo spirito collaborativo con cui oggi si sono messi in strada. Rimaniamo in ascolto delle segnalazioni di cittadini e di coloro che utilizzano l’auto per motivi di lavoro per migliorare nel tempo il provvedimento”.
Durante il primo giorno di entrata in vigore ufficiale delle ordinanze che istituiscono il limite di velocità di 30 km/h e del piano di controlli per la sicurezza stradale, le 6 pattuglie impegnate in diversi punti della città, sia mattino che pomeriggio, hanno infatti rilevato solo 7 sanzioni per superamento del limite dei 30 (solo uno di questi circolava sotto i 40 km/h) e 5 sanzioni per superamento del limite dei 50.
In totale i veicoli fermati e controllati sono stati 87 e quelli sanzionati 42: 4 per uso del cellulare durante la guida, 1 per mancata revisione, 1 per mancanza di copertura assicurativa e 14 per altri tipi di violazioni. Inoltre sono stati sanzionati 10 veicoli per attraversamento con semaforo rosso. Tra i veicoli sanzionati anche una decina di ciclisti per attraversamento col rosso o per circolazione sotto i portici.
In via Azzurra è stato fermato per controlli ordinari anche un automobilista che è risultato con la patente revocata anche a causa di numerosi precedenti per: guida in stato di ebbrezza, guida senza patente, falsità e uso di atto falso, uso di patente falsa, omissione di soccorso, porto abusivo di armi, maltrattamenti in famiglia.
Le pattuglie hanno operato sia su strade a 30 km/h, in particolare quelle con la presenza di scuole, mercati e negozi di vicinato, ospedali, case di cura e della salute, parchi e giardini, case di quartiere, impianti sportivi, che su quelle a 50 km/h. In alcuni casi erano dotate di telelaser, preannunciato da cartello e infovelox che indicava la velocità effettuata dagli automobilisti, in altri casi solo di infovelox quindi a scopo informativo e non sanzionatorio.
Una pattuglia di motociclisti è stata inoltre impegnata a rilevare sanzioni relative ai semafori e ad altri utenti della strada come i ciclisti.
Il piano di controlli iniziato oggi rappresenta il naturale sviluppo e aggiornamento, orientato al rispetto della Città 30, del piano di controlli per la sicurezza stradale già messo in campo dalla Polizia Locale a partire da gennaio del 2023.
Le prime multe
Stamattina, intorno alle 9, uno dei primi a prendere la multa per eccesso di velocità è stato Sergio Baldazzi, gioielliere di via Mazzini, che ha ricevuto un verbale di 29,40 euro in via Azzurra, perchè andava a 39 all’ora. Il limite di tolleranza è di 5 km. Se non pagherà la multa entro cinque giorni, diventerà di 42 euro e di 86,5 dopo i 60 giorni. Ma Baldazzi non ha intenzione di contestarla. “Io lavoro ancora non ho tempo di contestare la multa” dice scontento.
“Lo sapevo dei 30 all’ora – spiega – . Andavo piano, ma è impossibile guardare la strada e il contachilometri contemporaneamente. è difficile guardare 35, 36, 37, 37 e mezzo. Poi la legge dice che devi fare i 30 e che si possono fare 5 km in più. Percio’ io sono andato oltre di soli 4 km”. Quello che pensa della Città 30 preferisce non esprimerlo: “Non fatemi dire altro – dice – senno’ arrivano i carabinieri e mi portano dentro e non ho tempo”.
“Della Città 30 – racconta -, io ne ho parlato anche con gli amici, abbiamo fatto anche delle serate: ne sono saltate fuori di tutti i colori”.
“Ho anche visto il pannello con la velocità, pensavo di aver superato il controllo senza conseguenze – spiega – e invece il telelaser era pochi metri dopo: l’hanno fatta anche un po’ sporca”. L’infovelox è un pannello luminoso che segnala a che velocità stai andando ed è il segnale che più avanti ci sarà un telelaser, dispositivo di controllo mobile della velocità fissato dalla polizia temporaneamente, come spiegato dall’amministrazione in queste settimane.
Le firme per un referendum abrogativo
La rivoluzione approntata dalla città delle torri però non convince tutti e c’è già chi chiede il referendum.
“Ci stanno già contattando centinaia e centinaia di persone contrarie alla Città 30. Proprio per questo apriamo fin da subito i nostri banchetti per la raccolta adesioni per dire ‘No’ alla Città 30, anche se i tempi per l’approvazione del quesito referendario da parte del Comitato saranno lunghi. Tutti coloro che sosterranno la nostra petizione verranno ricontattati per sottoscrivere il quesito referendario e poi partecipare al referendum”. Ad annunciarlo gli esponenti di FdI in Comune a Bologna, Stefano Cavedagna, Fabio Brinati, Felice Caracciolo, Francesco Sassone e Manuela Zuntini.
Il comitato referendario avrà un mese di tempo per decidere e, solo dopo, potranno partire le sottoscrizioni.