• 12 Marzo 2025 12:04

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Nel colonnato di San Pietro l’abbraccio di Gesù

Mar 12, 2025

AGI – Abbracciare, consolare, proteggere. Il colonnato di piazza San Pietro simboleggia tutto questo, come essere le braccia di Cristo sbucate dal cielo per farsi carico di gioie e dolori del suo popolo. Il porticato è formato da 284 colonne e 88 pilastri, tutto disposto su quattro file e sormontato da 162 statue. Rappresentano difensori della fede, fondatori dei più antichi Ordini religiosi, papi, vescovi, Dottori della Chiesa, riformatori, santi e martiri quasi fossero stati chiamati ad assistere all’ingresso trionfale dei fedeli in San Pietro. Il senso dell’opera lo spiegò bene l’artista Gian Lorenzo Bernini, che tra il 1657 e il 1665 progettò l’opera portata a conclusione sotto Alessandro VII.

Queste le parole dello scultore. Il colonnato – scrisse – “sono braccia aperte maternamente ai cattolici per confermarli nella credenza, agli eretici per riunirli alla Chiesa e agli infedeli per illuminarli alla vera fede”. Quelli erano i tempi della Controriforma, la Chiesa doveva unire e non disperdere i fedeli.

Seguendo gli studi eseguiti sull’impresa barocca, pare che l’architettura dello scenario vaticano abbia giocato parecchio con la metafora: dare una forma per rimandare a un concetto. Per esempio, piazza San Pietro appare immobile, eppure è in perenne movimento (di fedeli); lo slargo a conca avvicina agli occhi ciò che invece appare lontano; il colonnato è lungo e imponente, ma taglia la distanza tra pellegrino e basilica. Sul piano religioso – sempre secondo le osservazioni degli esperti – anche le illusioni prospettiche sono da interpretare: lo spiazzo ellittico è l’universo, il colonnato le braccia di Cristo che lo ha creato e lo contiene, la fede è punto fermo ma in continuo procedere verso la Chiesa.

Poi ci sono le quattro scritte sopra agli ingressi del porticato del Bernini. Sembrano normali insegne latine, ma in realtà contengono un gioco di parole. In un’unica frase si combinano spezzoni di testo presi da Vecchio e Nuovo Testamento. È un modo artistico e letterario per tenere insieme passato e presente.

In conclusione, c’è un altro simbolo architettonico che va considerato, riguarda i sampietrini della sede stradale. Nell’accezione più immediata, essi segnano il confine tra Città del Vaticano (piazza San Pietro) e Stato italiano; in termini spirituali, rappresentano la linea di demarcazione tra sacro e profano.

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