AGI – Un torneo, due emisferi, tre continenti, sei nazioni: i mondiali di calcio del 2030, in programma dall’8 giugno al 21 luglio, saranno ospitati da Spagna, Portogallo e Marocco ma con un prologo in Sudamerica per celebrare il centenario della Coppa del mondo della Fifa. La Spagna aveva ospitato i mondiali del 1982 mentre Portogallo e Marocco sono alla loro prima volta.
Dal programma della candidatura, le 104 partite (escluse le tre sudamericane) si dovrebbero giocare in 20 stadi, di cui 11 in Spagna (compresi il Nou Camp di Barcellona con la nuova capienza di 105mila spettatori e il Santiago Bernabeu di Madrid). Il Portogallo mette a disposizione tre impianti: Estadio Jose Alvalade (Sporting) ed Estadio da Luz (Benfica) a Lisbona e l’Estadio do Dragao del Porto.
Cinque gli stadi del Marocco tra cui il Grand Stade Hassan II di Casablanca, che quando sara’ completato diventera’ il piu’ grande del mondo con una capienza di 115mila spettatori. Proprio lo stadio di Casablanca è in lizza per ospitare la finale in alternativa al Bernabeu e al Nou Camp. È la prima volta che i mondiali di calcio si disputano in un Paese nordafricano.
Le prime tre partite del torneo si disputeranno in Uruguay, Argentina e Paraguay con uno ‘spezzatino’ senza precedenti. Lo storico Estadio Centenario di Montevideo ospiterà la gara inaugurale. L’Uruguay infatti ospito’ e vinse in quello stadio il primo mondiale, disputato nel 1930, con l’Argentina finalista di quell’edizione, mentre il Paraguay ospita la sede della Conmebol, la più antica confederazione calcistica.
Le nazionali di Marocco, Portogallo, Spagna, Uruguay, Argentina e Paraguay sono quindi qualificate di diritto ai mondiali del 2030. Prevedibilmente le 48 partecipanti saranno suddivise come per il 2026: otto posti per l’Asia, nove per l’Africa, sei per la Concacaf (Centro e Nordamerica), sei per la Conmebol (Sudamerica), uno per l’Oceania e 16 per l’Europa. Il programma del mondiale prevede 12 gironi formati da quattro squadre con le prime due e le migliori otto terze che avanzano ai sedicesimi.
AGI – Un torneo, due emisferi, tre continenti, sei nazioni: i mondiali di calcio del 2030, in programma dall’8 giugno al 21 luglio, saranno ospitati da Spagna, Portogallo e Marocco ma con un prologo in Sudamerica per celebrare il centenario della Coppa del mondo della Fifa. La Spagna aveva ospitato i mondiali del 1982 mentre Portogallo e Marocco sono alla loro prima volta.
Dal programma della candidatura, le 104 partite (escluse le tre sudamericane) si dovrebbero giocare in 20 stadi, di cui 11 in Spagna (compresi il Nou Camp di Barcellona con la nuova capienza di 105mila spettatori e il Santiago Bernabeu di Madrid). Il Portogallo mette a disposizione tre impianti: Estadio Jose Alvalade (Sporting) ed Estadio da Luz (Benfica) a Lisbona e l’Estadio do Dragao del Porto.
Cinque gli stadi del Marocco tra cui il Grand Stade Hassan II di Casablanca, che quando sara’ completato diventera’ il piu’ grande del mondo con una capienza di 115mila spettatori. Proprio lo stadio di Casablanca è in lizza per ospitare la finale in alternativa al Bernabeu e al Nou Camp. È la prima volta che i mondiali di calcio si disputano in un Paese nordafricano.
Le prime tre partite del torneo si disputeranno in Uruguay, Argentina e Paraguay con uno ‘spezzatino’ senza precedenti. Lo storico Estadio Centenario di Montevideo ospiterà la gara inaugurale. L’Uruguay infatti ospito’ e vinse in quello stadio il primo mondiale, disputato nel 1930, con l’Argentina finalista di quell’edizione, mentre il Paraguay ospita la sede della Conmebol, la più antica confederazione calcistica.
Le nazionali di Marocco, Portogallo, Spagna, Uruguay, Argentina e Paraguay sono quindi qualificate di diritto ai mondiali del 2030. Prevedibilmente le 48 partecipanti saranno suddivise come per il 2026: otto posti per l’Asia, nove per l’Africa, sei per la Concacaf (Centro e Nordamerica), sei per la Conmebol (Sudamerica), uno per l’Oceania e 16 per l’Europa. Il programma del mondiale prevede 12 gironi formati da quattro squadre con le prime due e le migliori otto terze che avanzano ai sedicesimi.