AGI – Il Covid ha impattato sul sistema sanitario, imponendo una completa riorganizzazione fin dal primo anno della pandemia, con il pubblico che si è impegnato più del privato per garantire reparti e posti letto dedicati ai malati di coronavirus. Questo emerge dall’Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale, che mette assieme i dati del 2020, letto dall’AGI. In totale i reparti Covid messi in campo in Italia nel primo anno della pandemia sono stati il 12,1% del totale (1.905 su 15.730), con il Piemonte che arriva al 21,4%, seguito dalle Marche (18,2%), Friuli e Liguria al 15,6%, dall’Umbria al 15,2% e dalla Lombardia al 15,1%.
Dei 13.312 reparti delle strutture sanitarie pubbliche, quelli riservati ai pazienti covid sono stati 1.728 (il 13%). Tra le regioni che hanno dedicato più reparti ‘pubblici’ ci sono il Piemonte (258 su 1.157, 22,3%), le Marche (88 su 456, 19,3%), la Campania (196 su 1.145, 17,1%), la Liguria (82 su 500, 16,4%) e la Lombardia (302 su 1.934, 15,6%). Se si analizzano i privati accreditati, invece, la media nazionale crolla al 7,3% (177 reparti covid su 2.418).
Tra le realtà con le percentuali più alte, il Piemonte (19 su 140, 13,6%), la Lombardia (58 su 444, 13,1%), l’Emilia Romagna (33 su 274, 12%). Percentuali bassissime per i privati di Campania (18 su 302, 6%), Puglia (4 su 144, 2,8%) e Sicilia (4 su 370, 1,1%). Per i posti letto, invece, il totale nazionale per pazienti covid è stato di 40.191 su 187.845. Ancora una volta in testa alla classifica c’è il Piemonte (6.786 su 18.706, 36,3%), seguito dalla Lombardia (12.912 su 40.320, 32%).
L’emergenza pandemica ha messo a nudo la carenza di personale nelle strutture sanitarie e anche di medici di base e di pediatri. Nell’Annuario 2020 si legge che il personale dipendente del SSN è costituito da 617.466 unità: il 72,3% ruolo sanitario, il 17,8% ruolo tecnico, il 9,7% ruolo amministrativo e lo 0,2% ruolo professionale.
Nell’ambito del ruolo sanitario, il personale medico è costituito da 103.092 unità e quello infermieristico da 264.686 unità; il rapporto fra infermieri e medici, a livello nazionale, si attesta sul valore di 2,6 infermieri per ogni medico. Rispetto all’anno 2019 il personale risulta aumentato di 13.610 unità pari al 2,3%. Allora il personale ammontava a 603.856 unità: il 72,2% ruolo sanitario, il 17,5% ruolo tecnico, il 10,1% ruolo amministrativo e lo 0,2% ruolo professionale. Il personale medico era costituito da 102.316 unità e quello infermieristico da 256.429 unità.
Risultano ancora in calo, invece, medici di base e pediatri di libera scelta. I primi nel 2020 sono 41.707, mentre l’anno precedente erano 42.428. Il loro numero è in continuo calo dal 2012, quando se ne contavano 45.437. Per quanto riguarda i pediatri, invece, nel 2020 sono 7.285, mentre nel 2019 erano 7.408. In questo caso il calo si registra dal 2015, quando erano 7.665.