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Nei musei autonomi Franceschini frena il taglio e fa rivivere i Cda

Ott 9, 2019

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùla riforma della controriforma

Nell’audizione al Parlamento il ministro dei Beni culturali conferma anche la procedura di revoca dell’assegnazione della certosa di Trisulti per la scuola di sovranismo

di Antonello Cherchi

9 ottobre 2019


Quanto valgono i musei italiani?

2′ di lettura

La notizia della sospensione da parte del Tar del viaggio dell’Uomo Vitruviano verso Parigi arriva poche ore dopo che il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, aveva ribadito davanti al Parlamento, dove ha esposto le linee programmatiche del proprio dicastero, che il via libera al prestito dell’opera è stato dato dopo aver acquisito il parere degli esperti del ministero. La procedura è sempre quella ed è stata seguita anche quando si è trattato, per esempio, di dire “no” nel 2014 al trasferimento dei Bronzi di Riace a Milano per l’Expo.

Rinascono i Cda

Quella sui prestiti è stata una delle risposte che Franceschini ha dato alle domande dei colleghi parlamentari nel corso dell’audizione da parte delle commissioni riunite di Camera e Senato che si è svolta l’8 ottobre. Il ministro ha anche avuto modo di annunciare una sorta di “riforma della controriforma” rispetto agli interventi attuati dal suo predecessore, Alberto Bonisoli. A cominciare dalla cancellazione dei consigli di amministrazione nei musei autonomi, che sarebbe dovuta partire il 1° ottobre. «Eliminare i Cda – ha affermato il ministro – significa centralizzare le decisioni dei musei, incidendo sulla loro autonomia. Vanno, dunque, ripristinati».

Stop al taglio dei musei autonomi

E sempre in tema di musei autonomi, l’altro intervento annunciato da Franceschini è lo stop alla cancellazione dell’autonomia per tre di loro: il museo nazionale etrusco di Villa Giulia, a Roma, il parco archeologico dell’Appia antica, sempre nella capitale, e la Galleria dell’Accademia di Firenze. Si tratta di siti che la riorganizzazione del ministero voluta da Bonisoli ha ridimensionato al rango di musei privi di indipendenza.

La certosa non sarà scuola di sovranismo

Altro stop è quello alla scuola sovranista che la Dignitatis humanae institute, l’associazione vicina a Steve Bannon, già spin doctor del presidente Usa Donald Trump, aveva intenzione di creare nella certosa di Trisulti, in provincia di Frosinone. «Intendo confermare senza esitazioni la procedura di revoca», ha affermato Franceschini. Pratica che era stata avviata da Bonisoli.

Il bando da perfezionare

«La certosa – ha spiegato il neo-ministro – faceva parte di un elenco di dieci siti chiusi o abbandonati che erano stati proposti alle associazioni no profit. Quel bando è andato così così e dovrebbe essere perfezionato, perché si possono anche dare in concessione le strutture alle associazioni di volontariato, ma queste non hanno le risorse per ristrutturarle. Nel caso della certosa di Trisulti, è stata poi modificata la natura dell’investimento e la finalizzazione dell’immobile, per cui è stata avviata la procedura di revoca».

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