“La nave P492 Bettica della Marina militare italiana si trova vicino a un gommone in pericolo con circa 80 persone a bordo, ma non interviene. Il nostro aereo ha inviato un messaggio di Mayday Relay e ha confermato l’avvistamento di persone aggrappate a un tubolare sgonfio”. Lo scrive Sea Watch su Twitter.
Questa mattina erano stati avvistati quattro barconi carichi di persone in alto mare , che erano pero stati fermati dalle navi libiche. Poi l’allarme dell’organizzazione di volontari, da tempo protagonista di salvataggi in mare di barconi di migranti e sopratutto di continue polemiche e prove di forza col ministro dell’Interno Salvini deciso a proseguire la politica dei porti chiusi ad ogni costo.
Accusando le organizzazioni umanitarie di fare il gioco dei trafficanti di uomini
“Non siamo scafisti, siamo volontari”. Aveva risposto nei giorni scorsi alle accuse del ministro Salvini. Arturo Centore, il comandante della Sea Watch ora indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dopo essere riuscito a portare a terra i 65 migranti soccorsi la scorsa settimana a 30 miglia dalle coste libiche.
Sea-Watch è un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro che svolge attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale con il supporto della società civile europea. Fornisce mezzi per il soccorso d’emergenza in mare, “si batte affinché i governi intensifichino le operazioni di salvataggio, chiede l’istituzione di corridoi umanitari legali e politiche estere volte alla rimozione delle cause all’origine dei massicci processi migratori di questi anni”.
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