• 12 Gennaio 2025 11:46

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Nasce dalla Formula 1 la bici da corsa più veloce al mondo

Lug 5, 2022

Negli anni abbiamo visto più volte la Formula 1 e il ciclismo incrociarsi nella ricerca tecnologica, le conoscenze che il mondo delle corse e dei motori possono dare al settore delle biciclette sono tante e molto utili. Per questo motivo oggi la BMC esce da un percorso durato quattro anni con Red Bull Advanced Technologies.

Una partnership creata per poter realizzare una ricerca congiunta sulle tecnologie adatte a progettare e sviluppare biciclette ad altissime prestazioni. La ricerca ha dato la possibilità alle due realtà storiche di simulare le prestazioni del mezzo e anche di contestualizzarne il comportamento e poi costruire prototipi.

Il progetto congiunto tra Red Bull e BMC

Dopo quattro anni di intense ricerche, la Red Bull Advanced Technology e l’innovativo produttore svizzero di biciclette BMC presentano i risultati del progetto nato per creare la bici da corsa più veloce del mondo. Il team Red Bull ha messo in campo le sue capacità avanzate, creando nuovi strumenti in grado di fornire simulazioni dettagliate del comportamento della bicicletta sulla base dei dati dei modelli CFD (Computational Fluid Dynamics). E grazie a caratteristiche prestazionali accuratamente apportate, gli ingegneri dell’azienda sono riusciti ad assistere BMC nelle decisioni di progettazione che ottimizzano potenza, velocità e qualità di guida.

Al progetto ha contribuito anche Fabian Cancellara, che ha fornito la sua esperienza – medaglia olimpica, vincitore di più tappe del Tour De France e ambasciatore BMC. Colui che viene soprannominato “la leggenda del cronometro” è stato coinvolto in ogni fase dello sviluppo, fornendo un feedback molto importante sulla corsa e sulle prestazioni.

I test

Il primo test del progetto si è tenuto in occasione dell’Ironman World Championship 2021 a St. George nello Utah, guidato dall’atleta Red Bull e dal membro del BMC Pro Triathlon Team Patrik Nilsson. All’inizio del 2022, Patrik e Fabian hanno potuto dare una prima occhiata al prototipo di bicicletta al Red Bull Technology Campus di Milton Keynes, dove hanno incontrato gli ingegneri e gli addetti all’aerodinamica della Red Bull Advanced Technology che hanno lavorato al programma e hanno visitato il Campus per vedere come ogni dipartimento ha applicato la tecnologia della Formula 1 al DNA di BMC.

Commentando il successo del progetto, Andy Damerum, Red Bull Advanced Technology Commercial Development Officer, ha dichiarato: “Abbiamo iniziato con l’ambizione di progettare la bici più veloce del mondo. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo ottenuto con BMC, dalla concettualizzazione di quattro anni fa, abbiamo davvero cercato di superare i limiti. Abbiamo preso le nostre conoscenze di Formula 1 in aerodinamica e CFD e le abbiamo applicate al design delle biciclette, ottenendo una bici che riteniamo abbia il potenziale per cambiare ogni regola”.

Fonte: Red Bull Advanced TechnologiesLa prima bici di Formula 1 creata da BMC e Red Bull Advanced Technologies

David Zurcher, CEO di BMC Svizzera, ha dichiarato: “La nostra missione era proprio costruire la bici più veloce del mondo. La collaborazione con Red Bull Advanced Technology è iniziata quasi quattro anni fa con la chiara intenzione di spingerci oltre i limiti. In BMC ci concentriamo sull’elevare continuamente le nostre prestazioni. I primi risultati di questa collaborazione tecnologica dimostrano davvero come abbiamo unito le straordinarie capacità di simulazione di Red Bull Advanced Technology e le capacità ingegneristiche avanzate per potenziare la ricerca e sviluppo di BMC. Le alte prestazioni sono in entrambi i nostri DNA, quindi ciò che è veramente sorprendente è che questo prototipo è davvero la prima bici di Formula 1”.

Fabian Cancellara ha aggiunto: “Due mondi di sport diversi si sono uniti per creare qualcosa che il ciclismo non ha mai visto prima. Questo progetto ha aperto nuove prospettive su come costruire una bicicletta. Per me è stato importante essere stato coinvolto nel progetto sin dalle sue fasi iniziali per testare continuamente l’interfaccia dell’atleta e della macchina. Il prototipo è incredibile”.

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