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Napoli, avvio lento per il reddito di cittadinanza. L’ambulante al Caf: “Spero in un lavoro”

Mar 6, 2019

Pensionati, immigrati, tante donne ma anche giovani. Fila non certo da record ma comunque più della media quella registrata stamattina, a Napoli, alla sede di via Medina, del Caf Cisl: alle ore 11.30, spiega la responsabile Alessandra Megaro, “sono state una sessantina le domande; una trentina quelle presentata nella sede di Ponticelli, in periferia”.

“Non sapendo neanche noi cosa sarebbe successo, abbiamo rafforzato gli sportelli e questo ci ha permesso di offrire un buon servizio e di risolvere velocemente la fila – spiega Megaro – Non tutti erano ‘preparati’, molti ad esempio stanno facendo la domanda Isee. Attendiamo di capire domani cosa succede ma soprattutto lunedì, sarà allora, credo, che ci sarà contezza sui dati”.

Nessuna ressa al Caf della Cgil Campania di via Torino, poco lontano dalla Stazione centrale di Napoli. Poco meno di venti gli utenti in attesa, in gran parte disoccupati tra i quaranta e i cinquanta anni di età, all’apertura degli sportelli del sindacato. La raccolta dei documenti si è svolta senza eccessive difficoltà. Anche le procedure online per la trasmissione delle domande, nonostante le preoccupazioni della vigilia, sono partite senza problemi. Secondo una stima dei responsabili dei servizi fiscali della Cgil, allo stato attuale sono tredicimila in Campania le persone con i requisiti sufficienti per richiedere il reddito di cittadinanza.


“Stamattina dovevo andare a lavorare, ma ho preferito venire a presentare la domanda per il reddito”. Antonio ha 50 anni e per sbarcare il lunario vende calzini in strada. È lui il possessore del “tagliando di prenotazione” numero 7, servizio non ufficiale improvvisato da un utente del Caaf Cgil di via Torino a Napoli e molto apprezzato dalle persone in fila per regolare gli accessi. “Sono iscritto al collocamento da quando avevo poco più di venti anni – racconta – ma non mi hanno mai proposto un lavoro vero. Sono sempre stato costretto ad arrangiarmi. Da otto anni – racconta – vendo calzini e mi sposto anche a Roma quando é necessario”. Antonio é originario di Ponticelli, ha una moglie e due figli. Alle ultime elezioni ha dato fiducia ai 5 Stelle: “Spero di poter ottenere finalmente un lavoro, magari non lontano dalla mia famiglia”. Per lui, come per tanti altri, il “posto” resta ancora un miraggio.

Nessuna coda alle poste del quartiere Vomero-Arenella nel giorno in cui parte il reddito di cittadinanza. All’apertura si sono presentati ‘deserti’ gli uffici postali di piazza Fuga mentre nella principale Posta della zona, in piazza degli Artisti, poche le persone in coda ma nessuno, al momento, per presentare la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza. Tuttavia tra le persone in fila la misura varata dal Governo è l’argomento del giorno. “Credo che tra la gente – dice una giovane mamma – ci sia poca informazione su chi può ottenere il reddito. Diverse persone mamme come me ad esempio non sanno che possono accedere alla misura perché credono che avendo un bimbo piccolo sarebbero costrette a rifiutare la proposta di lavoro e invece non sanno che con un bimbo piccolo, sotto i 3 anni, non hanno l’obbligo di lavorare e possono comunque prendere il reddito”.

Gli operatori dei Caf

E’ arrivato in alcuni casi solo questa mattina il manuale sulla compilazione dei modelli per l’accesso al Reddito di Cittadinanza e alla Pensione di Cittadinanza inviato dall’Inps a tutti i Caf di Napoli. “Abbiamo avuto stamattina una doppia sorpresa – spiega Marco, addetto allo sportello di un Caf del quartiere Fuorigrotta – da un lato la possibilità di spuntare tutte le voci compreso quella per il Reddito di Cittadinanza e dall’altro lato l’invio del manuale. Hanno fatto giusto in tempo ad inviarcelo, ma adesso possiamo essere operativi”.

“A noi il manuale era già arrivato qualche giorno fa – spiega Vincenzo Masia dell’Unità locale Caf-Cnai di via Mario Ruta al Vomero – e quindi il problema non è quello. Piuttosto ci sono parecchie persone che arrivano ai nostri sportelli e la maggior parte di loro è convinta di poter avere il Reddito di Cittadinanza ma poi facendo le simulazioni Isee si vede che superano i 9.360 euro, ovvero la cifra limite. Si tratta soprattutto di persone che hanno un’abitazione di proprietà. Oggi comunque – conclude Masia – è il primo giorno in cui possiamo fare online la documentazione e a noi sta andando tutto bene anche se molti colleghi mi raccontano di problemi per riuscire ad entrare nel sito del Reddito di Cittadinanza. A mio avviso il vero problema è l’Isee perché molte persone si sono mosse in ritardo”.

“L’affluenza della gente a Napoli è stata smorzata questa settimana – spiega Luigi, dipendente di un Caf del Centro storico – quando si è diffusa la notizia del fatto sulle tre chiamate di lavoro. In molti hanno capito solo ora che la prima chiamata è nel raggio del luogo in cui si risiede, la seconda si estende a 200 chilometri di distanza e la terza a tutta Italia. Per cui si è creato il problema di dover accettare lavori lontano da casa e molte persone quindi hanno desistito in partenza sapendo che offerte di lavoro vicino casa non ce ne sono e che rifiutando quelli lontano da casa non potrebbero poi accedere al Reddito di Cittadinanza”. (segue)

Semivuoti gli uffici postali cittadini: basti pensare che all’ufficio principale di Poste Italiane in piazza Matteotti, al momento ci sono solo 9 persone in fila per il Reddito di Cittadinanza, visto che in molti attendono i modelli Isee e si riscontrano problemi tecnici.á

Pomigliano d’Arco

Situazione tranquilla negli uffici postali di Pomigliano D’Arco (Napoli), per le richieste del reddito di cittadinanza. Da stamane, infatti, sono state poche le persone che hanno richiesto di poter avviare la pratica negli uffici di Poste italiane nella città del vicepremier Luigi Di Maio. Qualche affluenza in più, invece, nei caf dei sindacati della zona, in alcuni dei quali, stamattina, si sono registrati disagi per i ritardi del caricamento dell’apposito programma. “Io sono qui per il lavoro – ha spiegato Maria, 41enne di origini polacche in Italia da 18 anni – ma vorrei tornare in Polonia, dove la situazione è migliorata tantissimo. I miei figli si sono integrati in Italia, parlano bene italiano, ma io non vedo qui un futuro per loro. Appena la mia ultima figlia farà 18 anni, tornerò in Polonia, dove spero di trascorrere bene la vecchiaia”.

Salerno

Non si registrano code e disagi alle poste centrali di Salerno, su Corso Garibaldi e neanche nella sede periferica del quartiere di Torrione. Alle 8.30 questa mattina quattro, cinque persone – dicono gli addetti agli sportelli – si sono presentati per richiedere i moduli. Per agevolare il lavoro, inoltre, i richiedenti dovranno presentare le domande in ordine ai cognomi. Per la giornata di oggi tocca solo alle lettere A e B. Si continua domani con la C e poi a seguire fino a mercoledì 13 marzo con le lettere S-Z. Tra le persone in fila, intanto, poco interesse sull’agomento da parte dei non interessati. Intanto neanche ai Caf presenti sul territorio pare si siano registrate code. Secondo Francesca Franco, responsabile assistenza fiscale Caf Cgil Campania “la situazione è tranquilla. Agli sportelli l’affluenza finora è modesta. Mediamente in ogni nostro Caf, sia a Salerno che in provincia, si sono presentate cinque persone. Si lavora ancora con l’Isee, in quanto per molti non era valida”.

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