Con la riforma del nuovo Codice della Strada non ci sono state modifiche che hanno imposto nuovi limiti consentiti di alcol alla guida e le sanzioni sono rimaste per lo più immutate. Le sanzioni per guida in stato di ebbrezza dipendono dal tasso alcolemico rilevato ed è rimasta una soglia di tolleranza. Con un tasso alcolemico rilevato superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 g/l la sanzione pecuniaria va da 543 a 2.170 euro ed è prevista la sospensione della patente: da 3 a 6 mesi e la decurtazione di 10 punti dalla patente.
Se il tasso alcolemico risulta superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 g/l è previsto l’arresto fino a 6 mesi. L’ammenda in questo caso varia da 800 a 3.200 euro. Inoltre, è stabilita la sospensione della patente: da 6 mesi a 1 anno e la decurtazione di 10 punti dalla patente. Nel caso estremo di un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l è previsto l’arresto con una pena di minimo 6 mesi sino a 1 anno. L’ammenda va da un minimo di 1.500 sino a 6.000 euro. Oltre alla decurtazione di 10 punti, è decisa la sospensione della patente da 1 a 2 anni. E’ disposta la revoca della patente in caso di recidiva nel biennio e la confisca del veicolo qualora il mezzo risulti di proprietà.
L’importanza di evitare di bere in eccesso
Rispetto alle sostanze stupefacenti e ai farmaci, c’è un minima tolleranza per coloro che amano gli alcolici. Le leggi parlano chiaro e c’è anche l’aggravante dell’orario notturno nella guida in stato di ebbrezza. Se si viene fermati tra le 22:00 e le 7:00, le sanzioni economiche possono aumentare da un terzo fino alla metà. L’orario notturno è giudicato un’aggravante per l’aumento del rischio di incidenti gravi. Le pene sono severe ma oramai non si rischia solo alla guida.
Il nuovo Codice della Strada sta terrorizzando milioni di automobilisti. Il pugno duro è stato inevitabile a causa di un numero sempre troppo alto di incidenti. I controlli da parte delle forze dell’ordine sono cresciuti del 23% nel caso della guida sotto gli effetti di alcolici e di sostanze stupefacenti. Non c’è altra possibilità per migliorare il bollettino nero che ogni anno affligge le famiglie italiane. I controlli sull’assunzione di alcolici e di sostanze stupefacenti possono avere luogo anche lontano dai percorsi stradali e non necessariamente alla guida. Ha fatto, ad esempio, molto discutere la multa ad un giovane che aveva lasciato la sua vettura parcheggiata fuori ad un locale ed è stato fermato a piedi in stato di ubriachezza.
Alcoltest, attenzione massima sulla neve
Per chi affronta le basse temperature un bombardino e un bicchiere di vino rosso sono un’abitudine quasi vitale. Con le nuovi disposizioni è impensabile affrontare una giornata sulle piste da sci dopo aver assunto alcol. Difatti c’è stato un netto calo di consumi, come hanno annunciato i ristoratori e gli operatori del settore turistico. Il decreto legislativo 40 del 2021, diventato operativo già dal 31 dicembre 2023, ha già sancito che “è vietato sciare in stato di ebbrezza“. Gli incidenti sulle piste da sci possono determinate conseguenze molto gravi.
Il limite di tasso alcolemico nel sangue per gli sciatori è lo stesso limite previsto per gli automobilisti. La Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza hanno la possibilità di effettuare controlli sugli sciatori. Gli accertamenti possono includere test non invasivi e l’uso di apparecchiature portatili per misurare il tasso alcolemico. Per i trasgressori le multe vanno da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro. Le sanzioni aumentano ulteriormente in caso di incidenti, con il rischio di arresto per le violazioni più gravi. I posti di blocco sono stati intensificati in tutte le località di neve in Italia, con un aumento dei controlli e dei fermi.