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Mps, le associazioni dei consumatori: pubblicare lista affidati e gestire in house Npl

Nov 15, 2017

Dall’esigenza di rendere pubblica la lista degli affidati a quella di gestire in house i crediti deteriorati di Mps. Sono queste le proposte avanzate dalle associazioni dei consumatori che oggi sono intervenute in audizione dalla alla Commissione di inchiesta sulle banche. Tra le associazioni intervenute, Adusbef, Adiconsum, Altroconsumo e Associazione Codici. Gli interventi si sono focalizzati sulla vicenda della banca senese.

Casini: auspico audizione responsabili fatti

Ho chiesto ieri al governatore della Banca d’Italia e al presidente della Consob di avere indicazioni di chi potr venire su tema Mps – ha spiegato il presidente della Commissione di inchiesta Pier Ferdinando Casini – perch ho fatto notare che, al di l di principio continuit costituzionale, se viene il responsabile di oggi viene perch si sar fatto carico di un esame dei documenti di ieri. Ho anche detto – ha aggiunto – che auspicabile che ci siano persone che nel momento dei fatti erano protagoniste perch questo agevola il nostro lavoro.

Il presidente della Commissione: Da bankitalia piena collaborazione

Rispondendo poi al senatore di Fi Augello secondo il quale il capo della vigilanza della Banca d’Italia aveva fornito dei documenti troppo tardi (solo la mattina dell’audizione) ha detto: Ritengo che l’atteggiamento delle istituzioni e in particolare di Bankitalia sia di collaborazione istituzionale piena. Ci hanno mandato tanti documenti. Le considerazioni che lei ha fatto saranno oggetto di verifica. Cerchiamo di tenere spirito di collaborazione con altre istituzioni non pensiamo sempre che ci sia malafede, ha concluso Casini.

Adusbef: rendere pubblica la lista degli affidati

Tra gli auditi in Commissione il presidente di Adusbef Elio Lannutti. Sarebbe importante rendere pubblica la lista degli affidati per evitare che altri crac nel futuro possano accadere, ha sottolineato.

Adiconsum: gestire in house crediti deteriorati Mps

Da parte sua Adiconsum ha chiesto che la gestione dei crediti deteriorati del Monte dei Paschi possa avvenire in house perch sarebbe l’unico modo di generare valore per il territorio e per la banca. Secondo Carlo Piarulli, la cessione degli Npl a societ esterne rischia di andare a intaccare il patrimonio della banca ma anche il tessuto sociale. Il rappresentante dell’associazione dei consumatori ha ricordato che Mps non solo un banca di Siena e della Toscana, ma ha acquisito molte banche sul territorio nazionale, quindi la cessione degli npl sta determinando nocumento alla banca ma anche e soprattutto ha impatto sul territorio per imprese famiglie che hanno acceso mutui con la banca stessa. Auspichiamo – ha concluso Paiarulli – che ci sia una gestione in house degli npl che sicuramente pu generare valore per il territorio e per la banca.

Altroconsumo: perplessit sulla tutela della privacy

Silvia Castronovi di Altroconsumo ha sollevato qualche perplessit sul fatto che ci si nasconda dietro il principio della privacy: Almeno – ha auspicato – ci auguriamo che in questa commissione possiate vederci chiaro anche perch dietro a questa vicenda ci sono le attivit di speculatori gravi che poi si sono ripercosse sulle spalle dei piccoli risparmiatori con gravi conseguenze, fino al suicidio di alcuni.

Associazione Codici: smantellata direzione rapporti con consumatori

In Banca Monte dei Paschi c’era una volta la Direzione rapporti con i consumatori che oggi – ha detto Luigi Gabriele dell’associazione Codici in audizione- stata smantellata e il responsabile prepensionato. Gabriele ha invitato la Commissione ad acquisire carte e documenti che il Monte dei Paschi mostrava nel corso degli incontri di Consumer Lab, il tavolo permanente di confronto con i consumatori che Siena apr, tra le prime banche in Italia, sotto la presidenza Mussari. Ci portavano a visitare Rocca Salimbeni e anche a vedere le tenute vitivinicole – ha ricordato -. Ci mostravano carte e documenti e dopo gli incontri la banca faceva comunicati, e non vorremmo fosse stata carpita la nostra buona fede per ottenere la fiducia dei risparmiatori. Nello stesso momento – ha aggiunto – avveniva la ristrutturazione di Alexandria, l’acquisto di Antonveneta e noi non sapevamo niente delle pratiche scorrette poi accertate.

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