Con un Bagnaia sempre più distante dalle performance di Marc Marquez e una Aprilia in crescita l’attenzione dei fan della MotoGP si sposterà tutta sul ritorno del campione del mondo. Jorge Martin, a causa degli infortuni, non ha ancora visto una bandiera a scacchi nel 2025. Dopo lo straordinario exploit in Ducati della scorsa annata, il madrileno avrebbe voluto difendere il numero 1 in sella alla RS-GP25, ma le sue ambizioni si sono dissolute con il primo grave crash nei test di Sepang. Dopo essersi fatto male anche in un test su una supermotard, Martin era tornato in Qatar. Dopo tanta sofferenza il pilota non era completamente pronto ad affrontare le fatiche di un weekend caldissimo. La scivolata sul cordolo non avrebbe avuto conseguenze se non fosse sopraggiunto Di Giannantonio. Quest’ultimo involontariamente lo ha preso in pieno, causando la rottura di 11 costole.
Ora Martin sembra finalmente pronto a voltare pagina e completare il primo GP su una Aprilia in netta crescita. Le performance di Marco Bezzecchi, dopo il trionfo di Silverstone, sono state confortanti. L’italiano è reduce dalla caduta nel GP di Sachsenring, dopo aver sfiorato la vittoria della SR in Germania. Rispetto ai brand giapponesi e alla KTM, gli ultimi aggiornamenti avrebbero portato la RS-GP25 a un livello vicino alle Desmosedici. Martin potrebbe già stupire tutti in Repubblica Ceca, dopo aver già risagito la potenza di una MotoGP in una esibizione nei giorni scorsi. Una riconciliazione in vista di un 2026 nel segno della Casa di Noale.
Tutti all’inseguimento di Marc Marquez
Lo spagnolo ha dimostrato una superiorità inattaccabile dalla concorrenza su quasi tutti i tracciati. Era quasi scontata una vittoria in Germania. Brno è stato un altro fortino per lo spagnolo nel periodo in Honda. Il favorito d’obbligo è quindi l’otto volte iridato della Ducati, che vorrà continuare la sua striscia di risultati positivi. Il tracciato ceco non ospita una gara della MotoGP dal 2020. Nell’ultima edizione a vincere fu Brad Binder che tagliò il traguardo davanti a Franco Morbidelli e Johann Zarco. Oggi la KTM sta vivendo una crisi pesante.
Marc Marquez ha un feeling speciale con la pista ceca. Subito al debutto nella classe regina conquistò il primo posto. Il Cabroncito replicò nel 2017 e nel 2019, lasciando solo le briciole agli avversari. I sei secondi e mezzo di vantaggio sotto la bandiera a scacchi di Marc Marquez su suo fratello, nella scorsa tappa in Germania, certificano uno stato di forma strepitoso. Martin potrebbe aver bisogno di qualche rodaggio per lottare nelle prime posizioni, così ci aspettiamo ancora un duello tra ducatisti. Bagnaia non ha mai vinto in carriera a Brno ma potrebbe prendersi qualche rischio per provare l’impresa.
Le caratteristiche del tracciato
Il circuito è lungo circa 5,403 chilometri (3,357 miglia) e vanta 14 curve, oltre a numerosi tratti in salita e in discesa, che lo rendono ostico ed elettrizzante per i piloti. La versione attuale del circuito è stata completata nel 1987, ma le corse a Brno risalgono agli anni ’50. La mancanza di sicurezza fece interrompere la competizione iridata dal 1982. In era MotoGP ci hanno vinto Biaggi, Capirossi e Dovizioso. Tutti i migliori piloti dell’era recente della MotoGP hanno conquistato almeno una edizione, da Stoner a Pedrosa, senza dimenticare Jorge Lorenzo. Considerato l’ampio margine in classifica Marc potrebbe anche ipotecare il nono riconoscimento iridato della sua carriera, prima di concedersi una lunga e meritata pausa estiva.