Sul suggestivo tracciato del Motorland di Aragon è andato in scena il dodicesimo round della MotoGP. Prima vittoria per Marc Marquez con la Ducati e con il team Gresini che attendeva questo momento fin dal suo ingaggio. Un trionfo importante, in una gara in terra di Spagna, dominata sin dall’inizio e con autorevole superiorità. Peccato per la collisione tra Bagnaia e Alex Marquez che si sono eliminati a vicenda all’apice del più acerrimo duello di tutta la corsa. Vediamo come si sono comportati i protagonisti della classe regina nelle nostre pagelle.
I top 3
Marc Marquez: 10+ – è stato indubbiamente il migliore del weekend. In una pista che si addice alle caratteristiche dell’otto volte iridato, lo spagnolo si è messo davanti a tutti è ha cominciato a stampare giri veloci imprimendo agli avversari un distacco netto e costante. In testa dall’inizio alla fine, senza mai minimamente l’ombra di un attacco, Marc Marquez ha colto la prima vittoria della stagione per il team Gresini, la prima in carriera su una Ducati, interrompendo un digiuno personale che durava da 1.043 giorni, datato GP Emilia-Romagna 2021. Undici gare ufficiali con la nuova moto e quello che ci si aspettava ormai a breve è arrivato alla dodicesima. Complimenti per un campione assoluto.
Pedro Acosta: 7 – l’aria di casa l’ha galvanizzato quel tanto da spremere la sua Gas Gas, senza eccedere in mosse troppo rischiose. Su un circuito impegnativo come quello di Aragon, Acosta ha dimostrato che la maturità di appena mezzo campionato sta dando i frutti desiderati e salire sul podio dietro a due fenomeni come Marquez e Martin non è scontato. Ha lottato molto nella prima parte, ha pazientato quando Bagnaia l’ha superato e alla fine è stato premiato. Un ottimo risultato il meritato terzo posto per il “rookie maraviglia”.
Brad Binder: 6 – dopo un avvio di stagione incerto, ad Aragon, Brad Binder sembra tornato il concreto e veloce pilota dei tempi migliori. Profilo basso e mentalità da passista hanno premiato il sudafricano che con la KTM ha sfiorato il podio di una gara segnata da un colpo di scena importante. Ma farsi trovare pronti a raccogliere il più possibile dalle disavventure altrui è ancor più importante e certo non fa male acchiappare tredici punti con gli omaggi chi ha lasciato la gara prima del tempo. Non ci si vanta troppo di un quarto posto, soprattutto a questi livelli, ma è pur sempre un bel passo in classifica generale. Pienamente sufficiente.
L’eroe di giornata
Jorge Martin: 9 – Con un Marquez inarrivabile e un Bagnaia in difficoltà che sul più bello la combina grossa, la sua prestazione è passata un po’ in sordina. La verità che Martin, pur non sembrando capace di attaccare il primo, ha fatto la stessa corsa di Marquez, assicurandosi la posizione per tutta la durata della gara e ha incassato un risultato d’oro con cui allunga di venti punti il vantaggio in classifica su Pecco, ricacciandolo giù, lontano dalla stretta marcatura in cui si era messo. Alla vigilia della “doppia” di Misano, questo importante vantaggio per affrontare il prossimi appuntamenti, attutendo l’impatto con la calda riviera romagnola. È lui il nostro eroe.
I flop 3
Francesco Bagnaia: 5 – peccato sprecare una così bel recupero, soprattutto dopo l’intraversata in partenza dove qualcosa nella sua Ducati non ha funzionato a dovere e il gruppo degli inseguitori l’aveva inghiottito, facendone un sol boccone alla prima curva. Molto bravo a risalire fino alla zona podio, dove senza quel clamoroso contatto con Alex Marquez, sarebbe sicuramente salito. Meno colpevole dello spagnolo, ha comunque stretto i tempi del mismatch, dal quale probabilmente voleva uscire al più presto per andare alla caccia di Martin. Nulla di grave, ma se avesse aspettato una curva e mezzo prima di attaccare così massicciamente, forse staremmo commentando tutt’altra prestazione.
Alex Marquez: 4,5 – ha cullato il “doppio podio” per il team Gresini insieme al fratello maggiore, ma con l’arrivo di Bagnaia in evidente superiorità, quella che poteva essere una prova memorabile, si è trasformata in una delusione. Un contatto di gara col campione del mondo, così duro che poteva avere conseguenze ben più gravi, si è concluso in un semplice zero per entrambi, ma il mezzo voto in meno rispetto all’avversario è dato dall’eccessiva resistenza che l’ha portato ad agganciarsi e innescare quella tremenda caduta. Con un po’ più di testa, sarebbe andata molto meglio, ma le corse sono così.
Aleix Espargaro: 4 – dopo aver fatto confusione in dichiarazioni sul rendimento e la meritocrazia di alcuni colleghi, forse sfuggite e male interpretate, l’undicesimo posto non lo sostiene in nessuna teoria. È vero che se è la prima Aprilia al traguardo il problema non riguarda solo lui, ma fino ad oggi, non è mai parso in grado di competere con i primi. Da un team ufficiale ci si aspetta comunque sempre una risposta soprattutto dopo che due protagonisti abbandonano prematuramente la gara, regalando a tutti due posizioni in più. Costantemente al di sotto del ruolo.