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Morto Gene Cernan, l’ultimo uomo a camminare sulla Luna – International Business Times Italia

Gen 17, 2017

Ognuno degli astronauti della missione Apollo ha un suo posto nella storia, ma Eugene “Gene” Cernan, scomparso nelle scorse ore all’età di 82 anni, godeva di uno status “privilegiato”: nel 1972, come comandante della missione Apollo 17, è diventato l’ultimo essere umano a lasciare il suolo della Luna. L’ex-pilota della marina statunitense è morto a Chicago “circondato dalla sua famiglia”, come ha voluto specificare la NASA in un comunicato di cordoglio.

L’importanza di Cernan nella storia dell’esplorazione spaziale non è però limitata all’essere stato il comandante di Apollo 17: l’astronauta dell’Illinois fu anche il secondo statunitense ed il terzo uomo in assoluto ad eseguire una passeggiata spaziale (nel corso della missione Gemini 9A, nel 1966), nonché uno dei soli tre esseri umani ad aver completato per due volte il viaggio dalla Terra alla Luna (gli altri due sono Jim Lovell e John Young).

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Eugene A. Cernan a bordo del Lunar Rover durante la missione Apollo 17Eugene A. Cernan a bordo del Lunar Rover durante la missione Apollo 17 NASA-PD

Gene Cernan fu infatti il pilota del modulo lunare per Apollo 10, la missione considerata la “prova generale” per lo sbarco sulla Luna dell’Apollo 11. Con Cernan ai comandi, il LEM arrivò sino a 15 km dalla superficie del satellite per poi ritornare verso il modulo di comando (cosa che fa dell’astronauta appena scomparso anche l’unico ad aver completato questa manovra per due volte).

Per questo motivo, Cernan scherzava spesso con Neil Armstrong, giocando a minimizzare la portata del risultato del primo uomo sulla Luna: “Continuo a dire a Neil che abbiamo dipinto quella linea bianca nel cielo in direzione della Luna fino ad un’altezza di 15 km in modo che lui non si perdesse, e che tutto quello che avrebbe dovuto fare fosse atterrare. Gliel’abbiamo resa facile”.

Mentre compio gli ultimi passi di un essere umano sulla superficie, di ritorno a casa per un po’ di tempo – ma crediamo non molto nel futuro – mi piacerebbe semplicemente dire ciò che credo la storia riporterà: che la sfida dell’America di oggi ha forgiato il destino dell’uomo di domani. E, mentre lasciamo la Luna qui a Taurus-Littrow, ce ne andiamo come siamo arrivati e, a Dio piacendo, come ritorneremo: con pace e speranza per tutta l’umanità. Buon viaggio all’equipaggio del’Apollo 17

Eugene Cernan, 14 dicembre 1972, poco prima di rientrare sul modulo lunare

Come se questa serie di primati non fosse sufficiente, con i suoi compagni dell’Apollo 10 Cernan detiene tutt’ora il record di passeggeri del veicolo più veloce con esseri umani a bordo (39.897 km/h, durante il ritorno dalla Luna), mentre tutto suo è il primato di velocità stabilito sulla Luna: 18 km/h, mentre si trovava alla guida del Lunar Rover.

cernanEugene Cernan, nato nel 1934 a Chicago, volò tre volte nello spazio NATO Training Mission-Afghanistan John R. Fischer/Mass Communication Specialist 2nd Class

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Cernan era molto apprezzato dai suoi colleghi per il fatto di essere un efficace mix di professionalità e giovialità. Dei tanti episodi che si potrebbero ricordare, spicca certamente il momento nel quale, insieme a Harrison Schmitt, si mise a canticchiare “I was strolling on the Moon one day” (variazione della canzone “While Strolling Through the Park One Day”) durante una passeggiata sulla superficie della Luna.

Quando siamo ormai a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump come 45° Presidente USA, ci piace ricordare come Cernan, senza ombra di dubbio un pezzo importante della storia americana, fosse il figlio di un padre slovacco e di una madre ceca. Magari qualcuno potrebbe trarre un insegnamento dalla cosa.

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