AGI – È morto a Roma il sociologo Domenico De Masi. Aveva 85 anni. Lo scorso 15 agosto, casualmente, aveva scoperto di avere una malattia invasiva, mentre era in vacanza a Ravello. I medici del policlinico Gemelli di Roma gli avevano comunicato che gli sarebbe restato poco da vivere. La notizia della sua morte sconvolge il mondo della cultura.
Sostenitore del lavoro a distanza ha scritto ‘Dall’ozio creativo al lavoro agile’. “Con Domenico De Masi ci lascia un fine intellettuale, precursore dei tempi con le sue teorie innovative e difensore dei diritti sociali e civili – scrive in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
“Da Preside della Facoltà di Sociologia e Scienze della Comunicazione de “La Sapienza” – prosegue la nota – aveva dimostrato di essere sempre dalla parte dei più deboli e dei giovani, il suo chiodo fisso. Le nostre condoglianze vanno alla sua famiglia e alla comunità di Ravello, comune della costiera amalfitana, che aveva apprezzato negli anni il suo attivismo culturale e il suo impegno sociale”.
“Domenico De Masi era una persona straordinaria con cui confrontarsi, aperta e mai banale – scrive il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso- l’ho incontrato durante i miei studi in Sociologia, nel Magistero della Sapienza, in quei difficili anni Settanta, lui docente e io studente, lui di sinistra e io di destra. Il rispetto per le idee diverse non è mai mancato”. Aggiunge Uso: “Spesso ospite dei nostri meeting, per la profondità delle analisi e delle argomentazioni, comunque sempre stimolanti. Ci mancherai, ma hai lasciato molto, in Italia e non solo. Addio professore”.