È morto a Brescia l’avvocato Giuseppe Frigo, è stato giudice della Corte costituzionale dal 2008 al 2016. Si era dimesso dall’incarico nel novembre del 2016 per motivi di salute. Malato da tempo, è morto in ospedale. Aveva 84 anni.
“La storia pubblica dell’avvocato professore è quella del valentissimo professionista che ha massimamente onorato la toga del difensore, del maestro di procedura penale che ha prodotto studi sapienti ed attivamente collaborato alla riforma del codice penale di rito accusatorio del 1988, del giudice della Corte costituzionale che per molti anni ha rappresentato una delle anime più sensibili in difesa dei principi fondanti del giusto processo”. A tratteggiare il ricordo di Frigo, in una nota, è la giunta dell’Unione camere penali.
“Per noi però – viene sottolineato nella nota – è stato prima di tutto lo strenuo militante dell’Unione delle camere penali italiane della quale fu presidente dal 1998 al 2002. Furono quelli gli anni della battaglia perché i principi del giusto processo fossero scolpiti nella Costituzione repubblicana. Il nostro Paese deve a lui quella feconda intuizione alla quale un legislatore attento, nella veste di costituente, diede corso. Fu un percorso non semplice e non facile, un confronto tra anime culturali diverse che Giuseppe Frigo seppe condurre con la forza dell’argomentazione in nome dei principi fondanti del sistema accusatorio. Il Parlamento lo elesse giudice della Corte costituzionale con larghissima e trasversale maggioranza, così a lui riconoscendo proprio quel ruolo”. I funerali si terranno martedì a Brescia alle 10,30 nella chiesa del Buon Pastore in viale Venezia. La camera ardente è stata aperta alla Poliambulanza di Brescia.