• 27 Luglio 2024 5:49

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Morti sul lavoro, 4 vittime in un giorno

Apr 24, 2019

Ben 4 morti per incidenti sul lavoro in una sola giornata in una conto drammatico che unisce tutta Italia, da nord a Sud, e fa dire al segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, che “è inaccettabile che si continui a morire come 50 anni fa”. Gli incidenti mortali si sono verificati nel porto di Livorno, che ne conta ben sei dal 2010 a oggi, a Savigliano in provincia di Cuneo, a Sestu, vicino a Cagliari e a Ravello, in provincia di Salerno.

A Livorno ha perso la vita Vincenzo Langella, un operaio meccanico di 51 anni, originario di Torre del Greco. L’uomo lavorava a bordo di una nave della compagnia Moby e stava effettuando delle manovre alla guida di un muletto nel garage della nave quando è stato colpito alla testa da parte della struttura di un ponte elevatore. Sull’incidente ci sono indagini in corso per capire perché parte del ponte elevatore si è mosso, ma intanto i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti “in attesa della ricostruzione degli eventi da parte delle autorità” si dicono “pronti a mettere in campo tutte le iniziative possibili per mitigare al massimo i rischi di infortuni e morti sul lavoro”.

Dinamica simile a quella di Livorno ha avuto l’incidente di Ravello, in provincia di Salerno, dove un montacarichi ha colpito alla testa Nicola Palumbo, 54 anni, nel cantiere di San Cosma dove l’uomo stava lavorando in quanto titolare e socio dell’azienda. Nonostante gli altri operai abbiano subito chiamato aiuto e i soccorsi siano stati tempestivi per Palumbo non c’è stato nulla da fare. Il cantiere è stato sequestrato e sono in corso le indagini dei carabinieri per definire l’esatta dinamica dell’incidente.

Nel cuneese, a Savigliano, Daniele Racca, titolare di una piccola azienda di ristrutturazioni edili ha perso la vita nell’ex complesso industriale “Origlia”, dove è in corso una riconversione dello stabilimento. Racca, 44 anni, residente nel vicino paese di San Biagio di Centallo, è rimasto schiacciato da un tubo che stava tagliando, proprio nei lavori di ristrutturazione. Si tratta della terzo decesso sul lavoro negli ultimi due mesi in provincia di Cuneo. A inizio marzo un operaio perse la vita in una cava di Robilante; pochi giorni dopo una caduta fu la causa della morte di un muratore nel Monregalese.

in riproduzione….

Condividi

In Sardegna, nell’hinterland di Cagliari, un operaio di 65 anni, Renzo Corona, 65 anni, è stato travolto e ucciso da un furgone guidato da un collega, che nel fare retromarcia non si è accorto che dietro c’era qualcuno. La richiesta di soccorso è stata immediata, ma l’arrivo sul posto del 118, dei carabinieri e degli specialisti dello Spresal non sono serviti perché l’uomo è morto sul colpo.

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sottolineando l’elevato numero di morti sul lavoro da inizio anno ha detto: “prevale una cultura che vede in salute e sicurezza non un investimento ma un costo. Si fa un gran parlare di tecnologie – osserva sempre Landini -, di nuovi modi di lavorare ma spesso modelli organizzativi e logiche sono altre. Bisogna agire: c’è bisogno di investire maggiormente in formazione e prevenzione. E c’è bisogno di investire sugli organi ispettivi”. “A pochi giorni dalla Giornata mondiale della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro del 28 aprile e dalla Festa dell’1 Maggio – afferma il presidente Anmil Franco Bettoni – contare quattro morti e due feriti gravi nella giornata odierna è uno schiaffo alla credibilità di quanto sulla carta sembra si stia facendo”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close