AGI – I 26 migranti sbarcati dalla Guardia Costiera a Pozzallo sono i sopravvissuti di un naufragio in cui sono morti almeno sei siriani tra cui due neonati e una donna anziana.
“Due persone, una donna e sua figlia – spiega l’Unhcr – sono state evacuate a Malta ieri sera per essere curate”, nel ricostruire la dinamica degli avvenimenti.
Sei rifugiati siriani, tra cui due bambini piccoli e una donna anziana, hanno perso la vita in mare.
Questa nuova tragedia nel Mediterraneo è inaccettabile. È necessario e urgente ripristinare un meccanismo di ricerca e soccorso tempestivo ed efficiente. https://t.co/8qViRvY0Ap
— UNHCR Italia (@UNHCRItalia)
September 12, 2022
“Le vittime – prosegue l’agenzia dell’Onu per i rifugiati – sarebbero due bambini di 1 e 2 anni, un dodicenne e tre adulti, tra cui la nonna e la madre di bambini sopravvissuti. Si pensa che siano morti di fame e di sete. Molte delle persone sbarcate a Pozzallo presentano anche condizioni estremamente gravi, tra cui ustioni”.
“Questa inaccettabile perdita di vite umane e il fatto che il gruppo abbia trascorso diversi giorni alla deriva prima di essere soccorso evidenziano ancora una volta l’urgente necessità di ripristinare un meccanismo di ricerca e soccorso tempestivo ed efficiente, guidato dagli stati nel Mediterraneo”, ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante dell’Unhcrin Italia, Santa Sede e San Marino.
“Il soccorso in mare è un imperativo umanitario saldamente radicato nel diritto internazionale. Allo stesso tempo, è necessario fare di più per ampliare i canali sicuri e regolari e crearne di nuovi per fare in modo che le persone in fuga da guerre e persecuzioni possano trovare sicurezza senza mettere ulteriormente a rischio le loro vite”. Quest’anno, oltre 1.200 persone sono morte o risultano disperse nel Mediterraneo.