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Morning Bell: una giornata difficile per i mercati

Set 7, 2022

AGI – Si prospetta una giornata difficile per i mercati preoccupati da un rallentamento dell’economia globale. Le Borse asiatiche procedono negative per la forte frenata del commercio estero cinese ad agosto. L’economia del gigante asiatico e’ danneggiata dalle misure anti-Covid ancora in vigore in parte del Paese.

Le vendite all’estero sono cresciute del 7,1% ad agosto su un anno mentre le importazioni hanno registrato un modesto +0,3%, entrambe le letture ben al di sotto delle attese degli analisti. Sul fronte statunitense, in attesa del Beige Book di questa sera, il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, al Financial Times, ha dichiarato che la banca centrale dovrà alzare i tassi di interesse a un livello che limiti l’attività economica e mantenerli lì fino a quando i politici non saranno “convinti” che l’inflazione si stia attenuando.

Per ripristinare la stabilità dei prezzi, la banca centrale degli Stati Uniti dovrà inasprire ulteriormente la sua politica monetaria in modo che i tassi di interesse reali, adeguati all’inflazione, si trovino sopra lo zero, ha detto Barkin nell’intervista. “L’economia sta ancora avanzando, il suo slancio non si è fermato”, ha detto Barkin, osservando che il mercato del lavoro è ancora “molto teso”.

I mercati guardano al dato sull’inflazione Usa che verrà diffuso il 13 settembre e sarà determinante per la decisione Fed nel meeting del 21 settembre. In ogni caso, spiegano gli analisti, iniziano a esserci segnali che l’inflazione Usa potrebbe cominciare a rallentare a differenza di quella europea dove l’aumento dei prezzi è causato da fattori esogeni, ovvero i tagli della Russia al gas.

In Europa il caro energia si sta trasferendo sugli altri prezzi finali e il fenomeno appare sempre più preoccupante. Negli Usa questo problema non c’eè anzi, diversi indicatori dei prezzi sono in discesa, da quello della benzina a quello delle auto usate. Quindi potremmo vedere una Bce più aggressiva della banca centrale Usa.

Giovedì è in programma il direttivo della Bce e molti osservatori sono pronti a scommettere per un rialzo di 75 punti base. Oggi La Repubblica scrive che Francoforte avrebbe trasmesso a, Giorgia Meloni, in testa nei sondaggi, un messaggio “informale ma molto chiaro” per spiegare che lo scudo anti-spread si attiverà solo se Roma avrà seguito le indicazioni di Bruxelles e Francoforte e non per la speculazione dei mercati.

Intanto nel mese di luglio la produzione industriale in Germania è scesa, su base mensile, dello 0,3%, rispetto allo 0,8% di giugno. Il dato è migliore delle attese che avevano previsto un calo dello 0,5%. Proseguono le tensioni tra Russia e Ue sul gas mentre l’Italia ha presentato il proprio piano di risparmi dei consumi. Intanto venerdì si terrà il consiglio Ue sull’energia e la Commissione Ue sta studiando un intervento sul Ttf per sottoporre la piattaforma alla supervisione finanziaria dell’Esma. Nel frattempo, la China National Petroleum Corporation (Cnpc) ha detto di aver siglato un accordo con la russa Gazprom sul gasdotto “Power of Siberia” che rafforza la cooperazione enrgetica tra i due Paesi. 

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