• 26 Novembre 2024 11:45

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Mondiali di sci, il giorno di Sofì

Feb 10, 2023

AGI – La pista ‘Roc de Fer’ è tirata a lucido, pronta per far scatenare le ‘terribili’ donne-jet nelle nevi. La specialità ‘Regina’ dello sci alpino, la discesa libera, domani (ore 11) mette in palio le medaglie iridate della kermesse di Méribel. Nella discesa mondiale con meno iscritte degli ultimi vent’anni, solo 29, c’è particolare attesa per la concorrente che scenderà con il pettorale numero 6: Sofia Goggia.

Stando ai precedenti stagionali nella specialità, domani nella località nel cuore delle Alpi francesi dovrebbe essere il grande giorno di ‘Sofi‘. Campionessa olimpica nel 2018, vice lo scorso anno tra le montagne cinesi, tre coppette di discesa vinte nelle ultime cinque stagioni, ma soprattutto cinque podi (tre sono vittorie) nelle sei discese di Coppa della stagione in corso. I numeri danno l’azzurra la migliore, la più forte ma contro il cronometro e le avversarie non si possono fare troppi calcoli.

I favori del pronostico sono tutti per la finanziera bergamasca, scossa alla vigilia dal grave lutto che ha colpito lo sci alpino italiano e lei in particolare: la scomparsa di Elena Fanchini alla quale verrà dato l’ultimo saluto proprio domani mattina, mezz’ora prima del via della gara mondiale.

Oggi nella terza e ultima prova cronometrata della discesa, Goggia è stata sia la migliore a individuare la linea che la più veloce. Nella squadra italiana all’appello manca proprio l’oro di Sofia.

Le compagne Federica Brignone e Marta Bassino a questo Mondiale hanno già ‘risolto la pratica’ (ma hanno ancora fame!) mettendosi al collo l’oro rispettivamente in combinata e supergigante. “Le medaglie di Brignone e Bassino dei giorni scorsi sono state fantastiche – ricorda oggi Goggia dopo la prova – sono mediamente contenta, un paio di imprecisioni le ho commesse ma siamo quasi pronti.

La costruzione della discesa mi è venuta abbastanza bene, penso di avere capito una pista che va interpretata, devo riuscire a concatenare con la giusta intensità tutti i pezzi e a prendere le corde delle curve molto lunghe e modulate con estrema precisione”. Poi il pensiero all’amica scomparsa: “ognuna di noi ha un’elaborazione del lutto personale, sono state 24 ore terribili, sono stata malissimo, adesso mi sento tranquilla e vogliosa di fare un bel risultato”.

Osservata speciale è Elena Curtoni, pettorale numero 13, vincitrice della discesa di Sankt Moritz a dicembre e più recentemente terza a Cortina d’Ampezzo. Il ventaglio delle avversarie c’è e si presenta molto agguerrito: su tutte le slovena Ilka Stuhec, quindi la svizzera Corinne Suter e le norvegesi Kajsa Vickhoff Lie e Ragnhild Mowinckel che sono in ottima condizione. La ‘Roc de Fer’ è pista da rispettare e non ammette errori. Al cancelletto per i colori azzurri anche Nicole Delago (17) e Laura Pirovano (19). 

AGI – La pista ‘Roc de Fer’ è tirata a lucido, pronta per far scatenare le ‘terribili’ donne-jet nelle nevi. La specialità ‘Regina’ dello sci alpino, la discesa libera, domani (ore 11) mette in palio le medaglie iridate della kermesse di Méribel. Nella discesa mondiale con meno iscritte degli ultimi vent’anni, solo 29, c’è particolare attesa per la concorrente che scenderà con il pettorale numero 6: Sofia Goggia.
Stando ai precedenti stagionali nella specialità, domani nella località nel cuore delle Alpi francesi dovrebbe essere il grande giorno di ‘Sofi’. Campionessa olimpica nel 2018, vice lo scorso anno tra le montagne cinesi, tre coppette di discesa vinte nelle ultime cinque stagioni, ma soprattutto cinque podi (tre sono vittorie) nelle sei discese di Coppa della stagione in corso. I numeri danno l’azzurra la migliore, la più forte ma contro il cronometro e le avversarie non si possono fare troppi calcoli.
I favori del pronostico sono tutti per la finanziera bergamasca, scossa alla vigilia dal grave lutto che ha colpito lo sci alpino italiano e lei in particolare: la scomparsa di Elena Fanchini alla quale verrà dato l’ultimo saluto proprio domani mattina, mezz’ora prima del via della gara mondiale.
Oggi nella terza e ultima prova cronometrata della discesa, Goggia è stata sia la migliore a individuare la linea che la più veloce. Nella squadra italiana all’appello manca proprio l’oro di Sofia.
Le compagne Federica Brignone e Marta Bassino a questo Mondiale hanno già ‘risolto la pratica’ (ma hanno ancora fame!) mettendosi al collo l’oro rispettivamente in combinata e supergigante. “Le medaglie di Brignone e Bassino dei giorni scorsi sono state fantastiche – ricorda oggi Goggia dopo la prova – sono mediamente contenta, un paio di imprecisioni le ho commesse ma siamo quasi pronti.
La costruzione della discesa mi è venuta abbastanza bene, penso di avere capito una pista che va interpretata, devo riuscire a concatenare con la giusta intensità tutti i pezzi e a prendere le corde delle curve molto lunghe e modulate con estrema precisione”. Poi il pensiero all’amica scomparsa: “ognuna di noi ha un’elaborazione del lutto personale, sono state 24 ore terribili, sono stata malissimo, adesso mi sento tranquilla e vogliosa di fare un bel risultato”.
Osservata speciale è Elena Curtoni, pettorale numero 13, vincitrice della discesa di Sankt Moritz a dicembre e più recentemente terza a Cortina d’Ampezzo. Il ventaglio delle avversarie c’è e si presenta molto agguerrito: su tutte le slovena Ilka Stuhec, quindi la svizzera Corinne Suter e le norvegesi Kajsa Vickhoff Lie e Ragnhild Mowinckel che sono in ottima condizione. La ‘Roc de Fer’ è pista da rispettare e non ammette errori. Al cancelletto per i colori azzurri anche Nicole Delago (17) e Laura Pirovano (19). 

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