AGI – Monitorare la pressione arteriosa in modo continuo e preciso senza l’uso di strumenti ingombranti è una delle sfide più importanti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Secondo gli esperti, l’ipertensione è una delle condizioni più sottovalutate, spesso asintomatica ma strettamente legata a un aumento del rischio di infarti e ictus. Proprio per questo, un controllo regolare dei valori pressori può fare la differenza nella prevenzione. Tuttavia, recarsi frequentemente in farmacia o utilizzare i classici sfigmomanometri a casa può risultare scomodo e poco pratico.
Uno smartwatch in grado di eseguire misurazioni automatiche e regolari potrebbe rappresentare una rivoluzione nella gestione della salute cardiovascolare e per questo Huawei ha messo a punto lo smarwatch D2 che offrire un monitoraggio avanzato della pressione sanguigna direttamente dal polso, grazie a una combinazione di sensori di alta precisione, una mini-pompa e un cuscinetto gonfiabile per garantire misurazioni affidabili.
Si può misurare la pressione sanguigna in diversi momenti della giornata, anche durante il sonno, aiutando a individuare eventuali variazioni che potrebbero indicare un problema da approfondire con un medico. Il dispositivo è progettato per essere un alleato nella gestione della pressione, ma non sostituisce una diagnosi medica: i dati raccolti sono pensati per un uso personale, da condividere eventualmente con il proprio medico per una valutazione più approfondita.
Ma come può un dispositivo da polso essere utile nella pratica clinica? Quali sono i benefici concreti di un monitoraggio costante per chi soffre di ipertensione o per chi è a rischio? Ne abbiamo parlato con Fabio Angeli, professore di cardiologia presso l’Università dell’Insubria Varese e responsabile delle unità di medicina interna generale e cardiologia riabilitativa presso l’ICS Maugeri di Tradate.
Quali sono i principali vantaggi di uno smartwatch rispetto ai metodi tradizionali di misurazione della pressione arteriosa?
Rispetto ai device comunemente utilizzati per l’automisurazione domiciliare della pressione arteriosa, il Watch D2 risulta essere molto confortevole e semplice nel suo utilizzo. La possibilità di avere misure ripetute durante le normali attività quotidiane (quindi anche durante le attività lavorative) e durante la notte è sicuramente un enorme vantaggio.
Può sostituire completamente il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa o lo vede più come un complemento?
Il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa nelle 24 ore è un esame utilizzato in specifici percorsi diagnostici e terapeutici del paziente iperteso (a livello ambulatoriale e ospedaliero). Secondo la mia opinione, il Watch D2 non è da considerare come sostituto del monitoraggio ambulatoriale, bensì come strumento per effettuare strategie preventive a livello di popolazione generale.
Quali caratteristiche rendono affidabile la misurazione della pressione sanguigna con questo device?
La tecnologia utilizzata da Huawei per la misurazione della pressione arteriosa è stata sottoposta a validazione secondo protocolli internazionali. Questo ne garantisce l’accuratezza e l’affidabilità.
L’utilizzo di dispositivi indossabili potrebbe rivoluzionare la diagnosi e la gestione dell’ipertensione mascherata?
Sappiamo benissimo che l’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio modificabili per malattie cardiovascolari, cerebrovascolari (ictus, infarto, scompenso cardiaco) e per l’insufficienza renale. La diagnosi precoce di ipertensione arteriosa e il suo trattamento riduce in modo significativo il rischio di avere questi eventi. L’utilizzo di questi dispositivi permette di fornire al medico dati specifici sul profilo pressorio dei propri pazienti. Questo permetterebbe di identificare ed eventualmente confermare in modo precoce la diagnosi di ipertensione arteriosa e verificare, nei pazienti già in trattamento, l’efficacia della terapia prescritta. In particolare, l’utilizzo di questi dispositivi può permettere il riconoscimento dell’ipertensione mascherata (definita come pressione normale dal medico e pressione aumentata al di fuori del contesto ambulatoriale od ospedaliero). Questo permetterebbe di evitare che soggetti realmente ipertesi non vengano trattati o seguiti dal punto di vista clinico in modo inadeguato.
Ritiene che i dati raccolti dagli smartwatch possano entrare a far parte delle cartelle cliniche digitali per migliorare la personalizzazione delle terapie?
I dati forniti da questi device possono risultare molto utili, soprattutto a livello di screening. Riportare i risultati nella cartella clinica è quindi sicuramente consigliabile, a patto che i dati provengano da device sottoposti a una validazione che ne abbia confermato l’accuratezza.
Quali sono i criteri fondamentali che un medico dovrebbe seguire per interpretare correttamente i dati raccolti dal paziente tramite questi dispositivi?
Sicuramente valutare il profilo pressorio nelle 24 ore, con particolare attenzione alla pressione arteriosa media nella 24 ore, la pressione arteriosa media diurna e notturna, di quanto si riduce la pressione dal giorno alla notte e la variabilità dei livelli pressori (soprattutto di notte).
Quanto potrebbero contribuire questi dispositivi a sensibilizzare la popolazione sull’importanza del monitoraggio della pressione arteriosa?
Un dispositivo che affianca alle “normali” funzione di uno smartwatch la possibilità anche di monitorare il proprio stato di salute è sicuramente un vantaggio. Monitorare i livelli di pressione arteriosa mentre si utilizzano le normali funzioni di uno smartwatch, potrebbe incrementare significativamente la consapevolezza sul proprio stato di salute e richiedere, se necessario, l’intervento del proprio medico di fiducia.
L’uso di smartwatch può ridurre la pressione sulle strutture sanitarie, evitando visite inutili per i pazienti con ipertensione lieve?
Questo aspetto sarebbe molto interessante da valutare con studi clinici appositamente disegnati. Sicuramente l’utilizzo di questi device può aumentare le possibilità di fare diagnosi precoce. Da considerare, però, che l’utilizzo di dispositivi non validati e quindi non accurati potrebbero avere l’effetto contrario (ossia diagnosi fallaci e maggior ricorso al servizio sanitario nazionale).
Quali categorie di pazienti potrebbero beneficiare maggiormente dell’uso di dispositivi di monitoraggio della pressione come questo smartwatch?
In realtà tutta la popolazione generale (soprattutto per scopi di screening). Ovviamente, benefici particolari si potrebbero avere nei soggetti con pressione arteriosa normale-alta o che sono già in trattamento (per verificarne l’efficacia).
Ci sono delle controindicazioni o dei limiti nell’utilizzo di smartwatch per la misurazione della pressione?
Le uniche controindicazioni o limiti sono quello specificate nelle istruzioni operative del device, come ad esempio nella popolazione pediatrica.
Come vede l’evoluzione dei dispositivi indossabili nei prossimi cinque anni nella gestione delle malattie cardiovascolari?
L’utilizzo di questi dispositivi è destinato ad aumentare. Se integrati, poi, con la telemedicina potrebbero essere molto impattanti in termini di strategie preventive.