• 25 Novembre 2024 0:40

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Mimmo Russo, il re dei precari arrestato a Palermo

Apr 9, 2024

AGI – Eletto per quattro volte al consiglio comunale di Palermo, e prima ancora consigliere di circoscrizione e di quartiere, ha cambiato più volte partito passando da Alleanza nazionale, poi Azzurri per la Libertà, Mpa fino ad approdare in Fratelli d’Italia nel 2017. Si tratta di Mimmo Russo, l’ex consigliere comunale di FdI, arrestato stamane per concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio politico-mafioso, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, nell’ambito dell’operazione dei carabinieri che ha portato alla luce un comitato di interessi nel capoluogo, formato da amministratori pubblici, massoni e mafiosi, per la realizzazione di centri commerciali e il controllo di attività come, secondo l’accusa, l’ippodromo, stipulando secondo il gip, patti elettorali con i boss, per ottenere voti in cambio di posti di lavoro. Volto noto in città, in quanto ha legato sorti e consensi politici ai precari, e politico di lungo corso, nel 1997 è stato prima consigliere di circoscrizione tra le fila di Alleanza nazionale, mentre nel 2001 è approdato a Palazzo delle Aquile nella Lista Azzurri per la libertà. “È rabbia, è amore, è Palermo”, il suo slogan.

 

 

Nel maggio del 2007 Mimmo Russo ha centrato ancora una volta l’obiettivo, ma stavolta come candidato di An mentre nel 2012, per la terza volta, con la lista del Mpa. È stato rieletto per la quarta e ultima volta nel 2017 con la lista Palermo 2022 per poi approdare a FdI: cinque anni dopo ci riprova con Fratelli d’Italia, ma senza successo.”A breve Palermo vivrà un momento importante, dopo 10 anni di un’amministrazione disastrosa, che porta il nome di Leoluca Orlando, della nostra meravigliosa città rimangono solo macerie – scriveva nel 2022 su Facebook Russo, tra foto che lo ritraggono durante processioni in rioni come Borgo Vecchio e nelle manifestazioni dei precari, poco prima delle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale – è tempo di cambiare, occorre pensare agli spazi sportivi come luogo di collaborazione fra l’amministrazione e la libera iniziativa, promuovendo il ricorso a uno strumento come la concessione verso i privati e associazioni sportive”.

 

E aggiungeva: “Abbiamo una risorsa importante di cui potremmo usufruire. È quella degli ex Pip, che attendono da anni una stabilizzazione che non arriva mai, quando invece potremmo impegnarli per servizi di pubblica utilità, utilizzando le maturate esperienze sia loro che dei colleghi Asu e Reset”. “È stata una lunga avventura questa campagna elettorale – è invece il commento all’indomani del voto di due anni fa – l’ultimo atto, ma solo ordine cronologico, di un carriera politica lunga quaranta anni e vissuta insieme agli elettori e a tutti gli elementi del mio staff che mi hanno coadiuvato in questa avventura”, purtroppo “i risultati non ci hanno premiato“, ma “adesso, bisogna pensare al futuro. E, a tal proposito, rimango a disposizione della coalizione se decidessero di assegnarmi dei ruoli per il proseguimento di questa avventura politica”.

 

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