• 22 Dicembre 2024 21:39

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Milleproroghe, stop alle multe no vax e lo scudo erariale prorogato ad aprile

Dic 9, 2024

AGI – Stop definitivo alle multe non pagate da coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione per il Covid. Tre mesi aggiuntivi per le imprese per sottoscrivere la polizza assicurativa sugli eventi catastrofali. Un prolungamento di 4 mesi dello scudo erariale, varato durante la pandemia, per gli amministratori locali. Un altro anno di tempo per l’entrata in vigore della consulta dei tifosi nei club sportivi. L’istruttoria sui Lep affidata al Dipartimento Affari regionali, fatto salvo il lavoro svolto finora dalla Commissione guidata da Sabino Cassese.
Sono alcune delle norme contenute nel Dl milleproroghe varato oggi dal Cdm, il provvedimento che come ogni anno allunga i termini di scadenze normative o fiscali. Un testo quest’anno più snello rispetto al passato e presentato con un maggiore anticipo a Palazzo Chigi, che arriverà in Parlamento dopo la legge di bilancio.
Le sanzioni a carico di coloro che non hanno adempiuto agli obblighi vaccinali sul Covid non ancora conclusi sono “definitivamente interrotte”, mentre quelle già irrogate “sono annullate”. Le versioni precedenti del testo parlavano invece di un nuovo rinvio di un anno delle multe. Il testo è in valutazione al Mef. Non sarebbero previsti invece meccanismi di rimborso di coloro che le hanno pagate.
La validità dello scudo erariale per gli amministratori pubblici viene estesa fino al 30 aprile 2025. La norma, in scadenza a fine anno, prevede che la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica sia limitata ai casi in cui la produzione del danno conseguente è da lui dolosamente voluta.
Prorogato al 31 marzo 2025 il termine entro il quale le imprese, con sede legale in Italia o all’estero ma con stabile organizzazione nel Paese, sono tenute a stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni di terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofici verificatisi sul territorio nazionale. 

Capitolo autonomia differenziata. L’istruttoria sui Lep fino alla fine del 2025 sarà svolta presso il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del consiglio dei ministri. Viene comunque salvato il lavoro istruttorio e ricognitivo svolto dal Comitato allestito ad hoc.
Viene prorogato il periodo di transitorietà del cinque per mille dell’Irpef, limitatamente alle Onlus, per consentire loro di essere interessate inter alia, anche per il 2025, dal riparto del beneficio del cinque per mille dell’Irpef.
Spostato al 30 novembre 2025 il termine per lo svolgimento delle attività di alimentazione degli archivi relativi agli aiuti di Stato relativi all’emergenza Covid nel Registro nazionale aiuti di Stato. Allungata anche la sospensione della responsabilità per l’inadempimento degli obblighi in materia, con esclusivo riferimento alla registrazione delle misure straordinarie relative all’Imu.
Il testo interviene anche con misure per far fronte alla carenza di medici di base. Si proroga al 31 dicembre 2025 la possibilità per le aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale di procedere al reclutamento di medici specializzandi, dal secondo anno, conferendo incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a sei mesi prorogabili. C’è altro anno anche per procedere al reclutamento di laureati in medicina e chirurgia, abilitati e iscritti agli ordini professionali, anche se privi della specializzazione.
Differito al 31 marzo 2025 il termine per l’erogazione di risorse a favore dei comuni ubicati all’interno di comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica. Slitta alla fine del prossimo anno la scadenza per la conclusione di specifici interventi realizzati dagli operatori turistico-ricettivi per il potenziamento dell’offerta turistica nazionale che potranno godere di un contributo sotto forma di credito d’imposta fino all’80% delle spese sostenute.

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