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Milano, villa abusiva sul Naviglio: la ruspa dei vigili l’abbatte

Nov 20, 2017

Una villa di 175 metri quadri a pochi passi dal Naviglio Grande di Milano completamente abusiva, dalla costruzione agli allacci alla rete elettrica e idrica, con scarichi illegali direttamente nel terreno. Da quasi 15 anni il Comune sapeva di questa situazione e il tribunale ne aveva già ordinato l’abbattimento, ma senza risultati. Fino a oggi, quando le ruspe sono arrivate in via Andrea Ponti 7, in zona Ludovico il Moro, iniziando a tirare giù i muri.

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Il proprietario della villa è un italiano, Domenico S., che – e davvero non si capisce come abbia fatto, in un’area non del tutto periferica – ha fatto costruire l’edificio molti anni fa. Una casa su un solo piano, suddivisa in due appartamenti, occupati da due famiglie (una coppia e una famiglia con due minori di 16 e 17 anni) che pagavano l’affitto al proprietario. Tutto era abusivo, in giardino c’erano due roulotte utilizzare come magazzini, una decina di bombole di gas e una fossa biologica (anche questa abusiva) che scarivaca i liquami direttamente nel terreno. Le famiglie, che erano state informate della demolizione alcuni giorni fa, sono state allontanate dalla polizia locale che ha trovato la casa in uno stato di profonda sporcizia. Spiega l’assessora alla Sicurezza Carmela Rozza: “Ci troviamo di fronte ad una situazione che purtroppo abbiamo visto in altri casi: un italiano che non solo commette illecito, ma che sfrutta l’ignoranza di famiglie in stato di necessità per arricchirsi. Un’ignobile speculazione, non solo edilizia”.

Milano, villa abusiva sul Naviglio: la ruspa dei vigili l'abbatte

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I costi dell’intervento, stimati in circa 14.200 euro, saranno addebitati al costruttore, mentre le aree, al termine della demolizione e della pulizia, saranno riconsegnate alla legittima proprietà, che dovrà predisporre i necessari interventi di recinzione e guardiania per impedire eventuali occupazioni e garantire una sistemazione adeguata sotto il profilo della sicurezza, igienico e del decoro urbano. L’abbattimento era stato ordinato più volte negli anni, a partire

dal 2003, ma l’esecuzione si era sempre arenata. “Come assessorato all’Urbanistica – spiega l’assessore Pierfrancesco Maran – abbiamo stanziato 1 milione e 200mila euro per un appalto triennale finalizzato alla demolizione coattiva degli abusi edilizi. Questo è il primo di una serie di interventi che realizzeremo nei prossimi mesi per ripristinare la legalità quando i privati persistano nel non sanare situazioni abusive”.

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