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Milano, per la sosta sulle strisce blu a maggio arriva la stangata: tariffe più care del 50%

Mar 15, 2017

I rincari scatteranno tra meno di due mesi. Entro fine aprile si finirà di aggiornare tutta la segnaletica stradale per la città e dal 1° maggio entreranno in vigore le nuove tariffe valide sulle strisce blu. Progressivamente, dicono da Palazzo Marino, zona per zona. Da allora posteggiare in centro, per dire, schizzerà da 2 a 3 euro all’ora. Sempre per chi decide di pagare però. Perché secondo il dossier dell’Agenzia per la mobilità di Palazzo Marino, contestato da Atm gestore della sosta, gli abusivi sugli stalli a pagamento sono in media almeno il doppio dei regolari.

La giunta Sala ha chiarito che la manovra sulle strisce blu punta a scoraggiare l’uso dell’auto, per chi non ha stretta necessità, e a favorire l’uso dei mezzi pubblici, tanto che non ci saranno ritocchi di prezzi per chi possiede un abbonamento Atm. La stangata maggiore sarà sulla sosta oraria. In centro due ore di posteggio più i 5 euro di Area C arriveranno a pesare 11 euro. Nella fascia tra la Cerchia dei Bastioni e quella filotranviaria, si sfiora invece il raddoppio: da 1,20 a 2 euro (varrà anche per San Siro, qui la tariffa unica in caso di eventi cresce da 7 a 10 euro). Nell’area più periferica il costo passa da 0,80 euro a 1,2 euro.

E lievitano anche per gli abbonamenti. “Così favoriamo l’integrazione del mezzo privato con il mezzo pubblico”, aveva detto l’assessore alla Mobilità Marco Granelli. E così Palazzo Marino è sicuro anche che gli incassi dalla sosta cresceranno. Nel 2017 il Comune prevede difatti un incasso complessivo di 40 milioni, quasi il doppio dei 26 milioni entrati nel 2016. In più una delibera di giunta approvata a settembre ha chiuso un contenzioso sulla sosta tra Atm e Comune: l’azienda di trasporti ha versato 13,5 milioni all’amministrazione, che all’anno riceverà una specie di canone mensile di 6,505 milioni (anziché 1,18 milioni).

Il punto, però, è che i tassi di evasione in città sono molto alti, come certifica il monitoraggio effettuato da Amat. Nel 2016, in media, in centro città il tasso di abusivismo è stato di circa il 50 per cento: ciò significa che in un momento a caso della giornata passando in una strada della Cerchia dei Bastioni almeno la metà di chi dovrebbe pagare non ha provveduto a mettersi in regola o ha un titolo scaduto, ha pagato magari per un’ora ma si ferma per due. Secondo i dati di Amat, peraltro, nell’ultimo trimestre il tasso di evasione in centro è salito al 63 per cento, possibile effetto – secondo gli esperti – dei tanti cantieri aperti in centro che hanno fatto sparire diversi posteggi.

L’evasione poi, in genere, è più alta nelle fasce serali e nei giorni festivi, cresce dalle zone più centrali verso la periferia: nella zona della cerchia filoviaria è al 62 per cento, in quella più esterna tocca il 73 per cento. Più si va verso fuori, meno si paga: qui peraltro il controllo delle aree periferiche è molto più complesso, gli ambiti dove i residenti possono sostare liberamente sono molto vasti e il risultato è che meno di un terzo degli stalli è occupato da auto soggette a pagamento, cosa che rende estremamente oneroso, e meno produttivo, il controllo.

Palazzo Marino ogni anno fa circa 650mila multe per divieto di sosta per mancato pagamento sulle strisce. E sono staccate quasi tutte dai 150 ausiliari della sosta di Atm. Per questo il Pd, con i consiglieri Gentili e Monguzzi, chiede “più ausiliari, almeno 200” per sorvegliare i circa 82mila stalli blu in città, di cui 30.370 all’interno della cerchia filoviaria (circa 3.500 in centro) e altri 51.800 oltre la linea della 90-91. Il monitoraggio sul quale il Comune basa le proprie stime ha coinvolto tutte e tre le fasce, nei giorni feriali e festivi su aree campione, circa il 10 per cento di ogni ambito dove è

stato individuato un percorso significativo, percorribile nell’arco di un’ora. I rilievi non vengono mai fatti in giornate anomale (neve, scioperi, mercati, eventi), ma sempre in “condizioni medie”. Ognuno degli stalli rientranti nel campione di censimento viene monitorato nei diversi momenti della giornata in cui vige la regolamentazione della sosta. E a ogni passaggio orario, ogni veicolo viene catalogato come pagante, autorizzato (residenti) o, molto spesso, non pagante.

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