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Milano ha dedicato un giardino alle creatrici di Diabolik

Giu 15, 2022

AGI – Il Comune di Milano dedica il giardino di Piazza Grandi alle sorelle Angela e Luciana Giussani, creatrici del mitico personaggio di Diabolik, a 100 anni dalla nascita di Angela.L’amministrazione celebrerà così le sorelle milanesi che nel 1962 inventarono uno dei personaggi più longevi e iconici della storia del fumetto italiano che proprio quest’anno festeggia i suoi primi 60 anni.  

“Quella delle sorelle Giussani – spiega Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano – è una meravigliosa storia italiana e molto, molto milanese. Il loro Diabolik non è stata solo una coraggiosa scommessa editoriale vinta – e tuttora vincente a distanza di sessant’anni dal primo numero uscito in edicola –, ma anche una sfida alle convenzioni da parte di due donne straordinarie che nella Milano dei primi anni Sessanta sono state al tempo stesso creative e imprenditrici, e sono riuscite a conquistare un pubblico senza età che, ancora oggi, continua a seguirle con affetto”.

“Le sorelle Giussani amavano gli spazi aperti, come dimostrano i loro viaggi – e quelli del loro personaggio – in giro per il mondo – dichiara Mario Gomboli, direttore della casa editrice Astorina che dal 1962 pubblica le storie di Diabolik – Credo che il fatto di avere un giardino intestato le gratificherebbe più di qualsiasi premio”.

I 100 anni dalla nascita di Angela Giussani saranno poi celebrati anche con diverse iniziative della casa editrice. L’8 luglio è prevista un’uscita del tutto straordinaria: la ristampa di uno degli episodi più amati di sempre: “Diabolik, chi sei?”, l’albo uscito nel ‘68, in cui per la prima volta sono state svelate le origini del Re del Terrore. 

Il 20 luglio è la volta del secondo Grande Diabolik del 2022 dal titolo “L’ombra del passato” e quest’anno lo speciale estivo sarà ancora più speciale. Gli autori si sono divertiti a realizzare una storia come i lettori del Re del Terrore non ne hanno mai viste. Infatti, se usualmente i Grandi Diabolik disegnati da Giuseppe Palumbo sono ambientati nel passato dei protagonisti, l’albo di quest’anno si svolgerà addirittura un secolo fa. Il ritrovamento di un resoconto inedito, d’epoca, permetterà a Diabolik e a Eva di seguire l’ultimo colpo de “l’Ombra”, leggendario criminale della Clerville anni ’20 sulle tracce di un bottino eccezionale: lo scettro proveniente dal tesoro imperiale di una grande nazione in piena guerra civile.

La storia di Diabolik inizia nel novembre del 1962: nelle edicole milanesi occhieggia un nuovo fumetto, si intitola Diabolik, si proclama il Re del terrore e ha un formato diverso dai soliti fumetti. Le storie di questo “fumetto del brivido” sono firmate da A. e L. Giussani. Antonio e Ludovico, Andrea e Luca? No Angela e Luciana. Nonostante gli anni Sessanta stiano portando a una nuova indipendenza, per due donne della “Milano bene” è reputato ancora sconveniente scrivere storie per adulti nelle quali il protagonista è un cattivo, diabolico criminale che riesce sempre a scappare alla legge e, come se non bastasse, vive more uxorio con la sua bionda compagna di avventure.

E sicuramente il grande successo che ben presto investe questo fumetto “nero”, ancora oggi tra i fumetti più venduti sul mercato italiano, sta proprio nella personalità delle sue autrici: due donne belle, colte, spiritose e inquiete che non inventano “solo” una serie, ma un modo tutto loro di fare fumetto, di pensarlo, di scriverlo, di gestirlo, di viverlo.

 Due donne niente affatto comuni

Angela (nata a Milano, il 10 giugno del 1922) ha il carattere forte è estroversa e ribelle. Passa con disinvoltura da una serata di gala, in abito da sera, alla guida di un aeroplano. Già, perché negli anni Cinquanta, quando le poche donne che guidano un’automobile sono guardate con curiosità e sospetto, Angela ha addirittura il brevetto di pilota d’aereo. E non solo, è una donna sportiva: va a cavallo, scia, pratica svariati sport, guida un’auto (sua). Ma soprattutto lavora sodo. All’inizio come modella per la moda e la pubblicità, poi come giornalista e redattrice.  A ventisette anni sposa l’editore Gino Sansoni. Al fianco di un personaggio tanto dinamico, Angela sembrerebbe destinata a restare in ombra, e invece riuscirà addirittura a surclassarlo.

Luciana (nata a Milano, il 19 aprile del 1928), sorella minore, si avvicina al mondo dell’editoria qualche anno dopo. Apparentemente più razionale e concreta, all’inizio sembra destinata a una tranquilla carriera di impiegata. Dopo il diploma alla “scuola tedesca”, trova un buon posto di lavoro presso la Folletto (la nota fabbrica di aspirapolvere). Nell’Italia del dopoguerra, un impiego fisso e ben retribuito è l’ambizione di una vita. Per Luciana, invece, è solo una fase di transizione. Perché lei non si accontenta di stare a guardare le prime avventure editoriali della sorella.

E Angela sente il bisogno di coinvolgere Luciana, la cui collaborazione con la Casa Editrice Astoria di Sansoni diventa sempre meno “esterna”. Finché quella casa editrice non diventa troppo piccola per le due Giussani, che vogliono qualcosa di più. Qualcosa di tutto loro. Così Angela si licenzia e con la liquidazione apre, nel 1960, la sua casa editrice: la Astorina.    
 

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