Nuova operazione di soccorso della Marina Militare al largo della Libia. La nave “Cigala Fulgosi” intervenuta questa mattina per trarre in salvo circa novanta migranti a rischio annegamento perch alla deriva a bordo di un gommone in difficolt. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, il recupero dei migranti stato deciso perch le condizioni meteo sono in peggioramento, l’imbarcazione si trova senza motore ed in precarie condizioni di galleggiamento. Un tweet della Ong Alarm Phone, in contatto con i migranti, riferisce che a bordo del gommone sarebbe morta una bambina di 5 anni.
Il pressing sui social delle Ong
Lo stato di pericolo dell’imbarcazione era stato segnalato gi ieri dai tweet pubblicati da alcune Ong sollecitando l’intervento del pattugliatore “Fulgosi” in navigazione a poca distanza dalla zona dove si trovava l’imbarcazione. Le persone sono in grave pericolo – ha scritto ad esempio Alarm Phone – e sono ancora abbandonate in mare. Non c’ alcun soccorso in vista anche se da bordo vedono un elicottero. necessario un intervento urgente aggiungeva Mediterranea Saving Human sottolineando che in zona c’ la nave P490 Cigala Fulgosi di @ItalianNavy. Anche Sea Watch, che domenica avveva lanciato l’allarme dopo l’avvistamento del gommone da parte di un aereo, ha chiesto l’immediato soccorso ai migranti. Queste persone sono in pericolo da ore. Ci stiamo rifiutando di vederle.
Salvini all’attacco: infondate le accuse alla Marina
il pressing dei social sulla Marina italiana non piacita per al vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, promotore della linea dura dei “porti chiusi”. Sono infondate e diffamatorie le accuse contro i nostri uomini e donne della Marina, attacca il leader della Lega ribadendo, per quanto di mia competenza, l’indisponibilit dei porti italiani ad accogliere i clandestini. Anche in questo caso, come sempre e rispettando legge e morale, i marinai hanno soccorso chiunque fosse a rischio, prosegue Salvini, che poi aggiunge: incredibile che alcuni organi di stampa italiani diano credito a provocazioni e illazioni delle solite Ong a cui finalmente abbiamo tagliato il business e che sono sotto inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Difendiamo l’onore della Marina conclude il vicepremier.
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