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Migranti, naufragio al largo della Tunisia: almeno 20 vittime

Dic 24, 2020

Ancora una strage di migranti. Sono almeno 20 le persone morte in un naufragio al largo della costa di Sfax, in Tunisia. Lo ha reso noto un ufficiale della Guardia costiera, che ha recuperato 20 corpi di migranti che sognavano di raggiungere l’Italia e ha tratto in salvo cinque persone in condizioni gravi. Le vittime sono per lo più originarie dell’Africa subsahariana, come ha confermato all’agenzia Dpa un portavoce della Guardia costiera a Sfax, Ali al-Ayari. A bordo del barcone c’erano almeno 40 migranti e continuano le ricerche per i dispersi.

Alcune ore fa, l’organizzazione non governativa Alarm phone, che si occupa di monitorare le barche dei migranti nel Mediterraneo, aveva riferito che un natante con 65 persone in fuga dalla Libia, tra cui diversi bambini, si trovava in difficoltà, alla deriva tra le isole tunisine Kerkennah e l’isola italiana di Lampedusa. Non è chiaro se si tratti della stessa imbarcazione indicata dalla stampa tunisina.

Lo scorso 16 dicembre, le squadre di soccorso della Mezzaluna Rossa libica hanno recuperato i corpi di quattro bambini dopo il naufragio di una barca con a bordo 30 migranti al largo delle coste libiche. La notizia era stata data dal giornale The Libya Observer precisando che “che i bambini erano egiziani e che i loro corpi sono stati portati via dalle coste di Harsha e Matrad vicino alla città di Al-Zawiya”. La stessa fonte aveva aggiunto di essere a conoscenza “della scomparsa di due famiglie egiziane che vivono a Sabratha, tra cui una bambina di cinque anni e tre ragazzi tra i sette e i dieci anni”.

Sono intanto ripresi gli sbarchi a Lampedusa, dove in appena 24 ore sono approdati 168 migranti. Due carrette del mare con a bordo 11 e 68 migranti sono state soccorse ieri dagli uomini della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Stamani, invece, un barcone con 89 persone è stato intercettato dalle Fiamme gialle. Tutti sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola.

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