GLI SBARCHI
Il ministro dell’Interno smentisce gli allarmi su una «invasione» di migranti: solo 9.600 sbarchi nel 2019 rispetto ai 22mila dell’anno prima. Aumenta l’attività di rimpatrio
1 novembre 2019
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«Non siamo di fronte ad alcuna invasione». A precisarlo è la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese, in un’intervista a Repubblica, numeri alla mano: «Basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600
rispetto ai 22mila di tutto il 2018.
I dati a cui si fa riferimento sono relativi al solo mese di settembre. Raffrontando gli sbarchi di settembre 2018 e 2019, in effetti l’incremento numerico c’è stato, ma è riconducibile soprattutto all’aumento degli sbarchi autonomi, che non costituisce un fenomeno nuovo».
Rimpatriato il 60% delle persone sbarcate
In particolare, spiega la ministra: «Nel 2018 i migranti approdati qui con piccole imbarcazioni sono stati circa 6mila, mentre dall’inizio di quest’anno sono circa 7.500, e la tendenza all’incremento s’era registrata già dal mese di aprile».
Spiega che il Viminale si attivato per intensificare l’attività di rimpatrio: «A ottobre sono sbarcati sul territorio italiano 379tunisini e siamo riusciti a rimpatriarne 243, di cui 138 sbarcati nello stesso mese. In questo modo la percentuale dei rimpatriati rispetto agli sbarcati è di oltre il 60 per cento».
Evidenzia poi «un fatto importante» che «si è verificato con l’ultimo sbarco della Ocean Viking, in quest’occasione Francia e Germania hanno offerto la disponibilità ad accogliere il 72 per cento dei migranti, dando di fatto già attuazione al pre-accordo di Malta, che comincia quindi a dare i primi risultati».