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Migranti, la Mare Jonio denuncia: “Due barconi presi dai libici”

Mag 3, 2019

Il barcone con 100 migranti che si dirigeva a Lampedusa intercettato dai libici. Lo si apprende da una mail mandata dal Mrcc di Roma (il centro di coordinamento dei soccorsi italiani) alla Mare Jonio che aveva dato la propria disponibilità ad intervenire. Ma, come nel caso di una precedente imbarcazione con 80 persone a bordo, anche questa è stata raggiunta dai libici.

“Entrambi gli eventi ‘sar’ sono stati coordinati e gestiti dalle autorità libiche, da un assetto navale che starebbe rientrando in porto”, ha scritto Roma, dopo una comunicazione telefonica e due mail con la nave di Mediterranea.

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“Ma Roma non si azzarda a dire che i due eventi sono da considerarsi formalmente conclusi perché evidentemente non se la sentono di certificare l’operato dei libici che oltre a essere delle milizie il cui compito è quello di riportare persone nelle prigioni, sul piano operativo sono alquanto inaffidabili”.

“E scarica sulle autorità maltesi la responsabilità di aver supportato l’operazione di cattura della cosiddetta guardia costiera libica – dichiara Beppe Caccia, capo missione della Mare Jonio – Conferma quello che noi abbiamo denunciato sin dal primo momento: sono state decisive per i libici le informazioni fornite dall’aereo maltese, in un’ennesima gravissima violazione dei diritti umani e delle Convenzioni internazionali”.

Dopo mezzanotte, dalla Mare Jonio è partita una mail anche verso La Valletta per chiedere chiarimenti. La nave Mare Jonio era diretta verso un barcone in legno che stava puntando Lampedusa, a meno di 15 miglia della zona ‘sar’ maltese.

La notizia che ci fosse una barca con circa 100 migranti era arrivata dalle comunicazioni radio tra l’aeronautica maltese e la guardia costiera libica. Pochi minuti prima era stata segnalata la presenza di un’altra imbarcazione che è stata raggiunta dai libici.

“Denunciamo il respingimento in un porto non sicuro, dove non sono rispettati i diritti umani”, aveva dichiarato il capo missione della Mare Jonio, Caccia. La nave di Mediterranea aveva comunicato al centro di soccorso di Roma la disponibilità ad aiutare il barcone diretto a Lampedusa e attende istruzioni.


Mediterranea: “Noi andiamo avanti”

La Mare Jonio, la nave della rete Mediterranea che riunisce realtà come l’Arci, il centro sociale Ya Basta di Bologna, il magazine I Diavoli, il Moltivolti di Palermo, è salpata martedì dal porto di Marsala. La partenza è avvenuta nonostante la nave sia stata diffidata dalla Capitaneria di porto “dall’eseguire operazioni di salvataggio in modo stabile e organizzato fino a quando l’unità in questione non venga adeguata alla normativa di settore e certificata per il servizio di salvataggio”.

Un atto che ha riportato l’imbarcazione di nuovo al centro delle polemiche: a fine marzo gli allora comandante e capo missione della Mare Jonio, Pietro Marrone e Luca Casarini, furono iscritti nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dopo aver soccorso 50 migranti nel Canale di Sicilia.

“Noi andiamo avanti, è un dovere salvare la gente in mare”, è la risposta di Mediterranea. Nelle prossime ore l’imbarcazione dovrebbe effettuare una sosta tecnica per poi riprendere il largo.

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