Erano in 90, a bordo di un barcone diretto a Lampedusa. E nell’isola sono arrivati senza problemi. L’imbarcazione è stata intercettata mentre si dirigeva verso le coste siciliane da una motovedetta della Guardia di Finanza e una della Guardia costiera, che hanno trasbordato i migranti sulle due unità e li hanno poi trasferiti a Lampedusa.
Uno sbarco anomalo visto che i porti italiani, a detta del governo, sono chiusi. L’operazione non viene considerata di soccorso. Quando l’imbarcazione è stata intercettata era già in acque italiane e, evidentemente, le forze dell’ordine non hanno avuto alternativa che prendere i migranti a bordo e portarli nell’hotspot dell’isola.
Preso in contropiede dallo sbarco, il ministro Salvini annuncia: ” Il Viminale è al lavoro per espellere i 90 migranti a bordo del barcone intercettato dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera al largo della Sicilia. Siamo già al lavoro affinché i 90 clandestini arrivati a Lampedusa vengano rispediti a casa loro nelle prossime ore”. Impegno difficile da mantenere, innanzitutto perchè non si conosce la nazionalità dei migranti e dunque non è dato sapere se con i paesi d’origine vi siano accordi di rimpatrio. Anche se fossero tutti tunisini ( uno dei pochi paesi con cui l’Italia ha un accordo attivo) le procedure di espulsione e rimpatrio, per legge, richiedono diversi mesi.