ROMA – Dopo l’appello dalle acque internazionali, arriva la decisione: la Commissione europea ha già attivato la procedura per la redistribuzione dei 159 migranti attualmente a bordo della Ocean Viking, fa sapere il Viminale, secondo cui Francia, Germania e Portogallo hanno già manifestato le prime disponibilità ad accogliere quote di richiedenti asilo. Sulla scorta del rapporto ormai consolidato di collaborazione e solidarietà europea è stato indicato quindi Taranto come porto di sbarco.
Qualche ora prima c’era stato l’accorato appello di Medici Senza Frontiere: i migranti a bordo della Ocean Viking “sono molto resistenti, ma devono sbarcare immediatamente”, aveva detto l’ong rilanciando la richiesta di un porto di sbarco per le persone salvate nei giorni scorsi al largo della Libia sottolineando che la nave gestita in collaborazione con Sos Mediterranee si è avvicinata alle coste italiane per trovare un riparo a causa del maltempo.
Last night #OceanViking performed a second critical rescue after 8 hrs of searching. Fifty people, including 10 children & a baby, were on an overcrowded wooden boat in dire weather conditions in the Maltese search & rescue region. All are now safe on board. pic.twitter.com/sS9UGOWHq5
— MSF Sea (@MSF_Sea) December 21, 2019
Attualmente la Ocean Viking si trova in acque internazionali, poco oltre le 12 miglia, di fronte al porto di Catania. “Con il Mediterraneo centrale colpito dal maltempo e dalle tempeste e senza il permesso di sbarcare – ha scritto la Ong su Twitter postando un video della nave sferzata dalle onde – la Ocean Viking si è rifugiata a est della Sicilia”. Tra i 162 migranti a bordo ci sono 26 donne e una cinquantina di minori. Alcuni di loro, dicono da Msf, sono sopravvissute all’attacco aereo al centro di detenzione libico di Tajoura. Adesso si farà rotta su Taranto.