“Dalle opposizioni accuse infamanti contro di me che, se fossero vere, dovrebbero costringermi alle dimissioni”. Esordisce con un attacco a Matteo Salvini e Giorgia Meloni il premier Giuseppe Conte, durante l’informativa sul fondo salvastati, in un’aula della Camera resa turbolenta dalle interruzioni di alcuni deputati della Lega, riportati all’ordine dal presidente Roberto Fico.
“Mi sono sorpreso, se posso dirlo, non della condotta del senatore Salvini – continua Conte – la cui ‘disinvoltura’ a restituire la verità e la cui ‘resistenza’ a studiare i dossier mi sono ben note, quanto del comportamento della deputata Meloni” nel “diffondere notizie allarmistiche, palesemente false” sul Mes. Ad esempio, aggiunge il premier, “è stato anche detto che il Mes sarebbe stato già firmato, e per giunta di notte. Anche chi è all’opposizione ha compiti di responsabilità”. E chiarische che “fin dall’avvio della mia prima esperienza di governo, il Parlamento italiano è sempre, costantemente e puntualmente aggiornato”.
“Posso dunque affermare – continua Conte – che, poco meno di un anno fa, l’Italia, da me rappresentata, si è espressa in sede europea in maniera perfettamente coerente con il mandato ricevuto da questo Parlamento. Su tali basi è stato dato l’incarico all’Eurogruppo di procedere alla predisposizione di una bozza di revisione del Trattato Mes”.In mattinata intanto il capo politico del M5s Luigi Di Maio ha affidato a Facebook un chiarimento circa la posizione del Movimento sulla riforma di questo istituto. “Oggi gran parte dei giornali ed alcuni esponenti politici ci trattano come dei mostri solo perchè ieri ci siamo battuti per non firmare al buio il Mes. Da ogni parte si legge che ho sfidato, che ho provocato, che ho battagliato. Io non ho sfidato nessuno, anzi. Stiamo solo lavorando nell’interesse dei cittadini italiani. Ma questo per i giornali e per il sistema è surreale. Loro concepiscono la politica come una continua imposizione dall’alto. Per loro o segui quello che dice qualche euroburocrate, oppure sei un ignorante, un imbecille, un attentatore della democrazia. Avete capito bene: secondo loro sarebbe il Movimento 5 stelle ad attentare alla democrazia, proprio noi che ci siamo spesi per non far firmare una cambiale in bianco agli italiani. E il sistema è abituato così: o fai come dicono loro, oppure ti minacciano, cominciano a dipingerti come disfattista. È quel che sta accadendo con il sottoscritto da un bel pò di tempo”.
“Difendiamo il governo perché difendiamo l’Italia e siamo sicuri che ancora una volta sapremo trovare un punto di caduta per gli italiani”, conclude Di Maio.
Sul fronte dell’opposizione, la leader di Fdi Giorgia Meloni rinnova il suo appello: “Siccome i numeri in Aula ce li ha lui, può dire che l’Italia o non firma il Fondo salva stati così come ce lo vogliono propinare o il governo va a casa, altrimenti taccia e non ci prenda in giro”, dice al Gr1 e conclude: “Oggi mi aspetto che Conte dica che non è vero quanto dichiarato da Gualtieri secondo cui il trattato sarebbe inemendabile, queste sono decisioni che prende il Parlamento”.