Che cos’è il Mes. Domande e risposte sulla riforma del Fondo Salva Stati
Flavio Bini 30 Novembre 2019
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30 Novembre 2020
Ciò – ha detto Gualtieri – “costituisce un’opportunità da cogliere adesso, valorizzando una valutazione positiva dei progressi delle nostre banche che porterebbe a escludere ogni possibilità di ulteriori misure restrittive o penalizzanti”. Infatti “non ci verrebbe richiesto che venissero prese iniziative specifiche” di riduzione dei rischi per le singole banche”. Un eventuale mancato accordo sul common backstop e la valutazione del rischio “rappresenterebbe uno scenario estremamente negativo, che metterebbe in luce l’incapacita’ di completare percorso verso l’Unione bancaria”.
Mes, Gualtieri: “Serve se manca liquidità, non è il caso dell’Italia”
“L’Italia ora non ne ha bisogno”
Detto questo il ministro ha comunque chiarito – rassicurando così anche l’alleato M5s – che in questo momento per l’Italia non c’è alcuna necessità di ricorrere alla linea di credito del Mes. L’attivazione del Mes – ha detto – “diventerebbe estremamente importante in caso di carenza di liquidità da parte di uno stato che, dovendo spendere molto e rapidamente, non riuscisse a finanziarsi sufficientemente sui mercati”. Gualtieri ha citato le parole del ministro francese, Bruno Le Maire: “L’Italia e la Francia, ha detto, hanno molta liquidità, non hanno bisogno in questo momento del mes, tuttavia la sua esistenza è importante perchè è una specie di assicurazione per ogni eventuale necessità di avere liquidità a basso costo e quindi la sua esistenza è uno strumento di stabilizzazione dei mercati”.
Perché il Mes ora è un’opportunità da non perdere (anche per non dover ricorrere alla patrimoniale)
di Roberto Petrini 30 Novembre 2020
“Lo scenario attuale ha ridimensionato critiche e dubbi”
Secondo Gualtieri, rispetto allo scorso anno, c’è maggiore consapevolezza sulla possibile utilità dello strumento “Lo scenario che si presenta ai nostri occhi oggi è sicuramente profondamente mutato rispetto a un anno fa, il che consente anche di ridimensionare critiche e dubbi” sul Mes, ha spiegato.
“Nessuna richiesta di ristrutturazione del debito”
Gualtieri è poi tornato su uno dei punti più contestati lo scorso anno, a proposito della riforma. Nel Mes – ha chiarito – non è “in alcun modo richiesta una ristrutturazione del debito per l’accesso”. Inoltre “al Mes non sono assegnati compiti di sorveglianza fiscale” rispetto al Patto di stabilità e crescita. “Sotto questo profilo i meccanismi decisionali restano immutati”, aggiungendo che “ai ministri delle finanze che siedono al board spetterà l’ultima parola su tutte le decisioni rilevanti”.
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di Roberto Petrini , Vittoria Puledda 28 Novembre 2020