Da pochi giorni abbiamo archiviato la stagione 2025 di F1 che ha visto la McLaren trionfare in entrambi i campionati dopo una dura lotta con il campione uscente Max Verstappen. Ora però è già tempo di guardare avanti al 2026, quando arriverà una rivoluzione regolamentare che dovrebbe nuovamente sparigliare le carte in tavola. Ci spera soprattutto la Ferrari, reduce da troppe sconfitte e stagioni sottotono. Intanto una prima polemica si profila all’orizzonte, con protagoniste Mercedes e Red Bull.
La notizia arriva dalla testata tedesca Motorsport Magazin. Secondo quanto riportato, alcuni costruttori avrebbero inviato una richiesta di chiarimenti alla FIA riguardo il rapporto di compressione, parametro che cambierà nel 2026 passando da 18:1 a 16:1. Nel paddock della F1, richieste di questo tipo sono solitamente un modo per segnalare presunte irregolarità di altri team.
Quali sono i sospetti?
Secondo le ricostruzioni, Mercedes e Red Bull avrebbero trovato un modo per aggirare i controlli del regolamento tecnico. Ferrari, Audi e Honda sospettano infatti che i due top team riescano a variare il rapporto di compressione sfruttando materiali che si espandono al variare delle temperature. Una soluzione che violerebbe il principio secondo cui le vetture devono essere conformi al regolamento in ogni momento del weekend di gara.
C’è da notare che tutto ciò è venuto fuori prima ancora che i team abbiano tolto i veli alle proprie auto 2026. Le squadre però in questo periodo sono in fermento e diversi tecnici hanno cambiato casacca. In questi casi basta uno spiffero per mettere tutti in allarme e chiamare in causa la FIA.
Cosa dice la FIA
Proprio la Federazione, attraverso un portavoce, ha dichiarato a The Race che: “Il regolamento definisce chiaramente il rapporto di compressione massimo e il metodo per misurarlo, che si basa su condizioni statiche a temperatura ambiente”. La FIA ha anche ribadito che non è cambiato il metodo di misurazione tra il 2025 e il 2026. Infine si è detta aperta a modificare il regolamento e le procedure di misurazione in futuro per garantire massima equità al campionato.
Per ora la partita si è chiusa con un pareggio, ma le polemiche non sembrano placarsi. Probabilmente, nei prossimi mesi, i team vigileranno sulla questione pronti a segnalare il tutto alla FIA. Del resto, la F1 vive da sempre di polemiche simili: dal budget cap violato da Red Bull all’accusa della stessa squadra austriaca nei confronti della Ferrari per un’ala anteriore sospetta. Ordinaria amministrazione, insomma. Se però i sospetti venissero confermati, per Mercedes e Red Bull sarebbe un duro colpo: significherebbe riprogettare completamente le power unit. Maggiori certezze arriveranno dai primi test stagionali di Barcellona, in programma dal 26 al 30 gennaio.